Vita

Lode a “Nostra Signora della Vita”

Ana Laura Salazar Orozco, Mary, Mother of Life, https://www.facebook.com/AnaLauraSalazarOrozco/

di Chiara Chiessi, Universitari per la Vita

Lei si chiama Ana Laura Salazar Orozco ed è una disegnatrice. Cosa ha disegnato di tanto importante? Una immagine della Vergine Maria che bacia un bambino. Un bambino non nato.

Ana Laura Salazar Orozco è una disegnatrice e acquerellista messicana proveniente da una famiglia di artisti, ha dipinto una immagine che raffigura “Nostra Signora della Vita” cioè la Vergine Maria che bacia un bambino non ancora nato. Il dipinto è stato realizzato in ringraziamento alla Vergine Maria perché la Corte Suprema del Messico ha rigettato una ordinanza per la depenalizzazione dell’aborto. Il dipinto raffigura la Vergine Maria che tiene tra le mani un bambino piccolo e mostra la tenerezza della Santissima Vergine mentre prende la creatura tra le mani e la bacia con amore.

L’artista racconta che, dopo aver appreso la notizia che la legge sull’aborto in Messico non era stata approvata, ha sentito un impulso a realizzare il dipinto in segno di ringraziamento alla Vergine anche per la sua intercessione in diversi momenti della sua vita. Il dipinto è stato donato alla Parrocchia di San Josemaria Escrivà a Santa Fe (Città del Messico). Queste le parole dell’artista: “Quando devo dipingere un’opera religiosa, la medito, prego e chiedo ispirazione allo Spirito Santo dicendo: Guidami! Muovi Tu il pennello! Per me è molto importante che la gente, vedendo le mie opere, provi pietà o si senta in qualche modo muovere il cuore”. Infatti molte persone si sono congratulate con l’artista confidando di essere rimaste commosse dall’immagine della Vergine con il bambino non nato e hanno chiesto una copia del dipinto. 

L’artista ha promesso che il ricavato verrà devoluto ad iniziative a favore della vita. Ana racconta di non essere sempre stata pro-vita ma di esserlo divenuta alcuni anni fa e precisamente dopo aver visto un film in cui è stato eseguito un aborto. Così racconta: “Dentro di me ho sentito il pianto del bambino morente ed ero inorridita, da allora ho avuto lo scopo di rendere le persone consapevoli di ciò che significava l’aborto sia sul piano umano che su quello divino. Quello che ho veramente cercato di fare con questa immagine è che muova molti cuori a prevenire più morti di bambini innocenti e il confortare madri e padri che hanno perso i loro figli prima della nascita o anche dopo”. Infatti un altro episodio, che ha contribuito a ispirare il suo lavoro, è stato la perdita del suo quarto figlio per una gravidanza extrauterina: “Il mio bambino non si è salvato, ma lo abbiamo battezzato e so che ora vive in Paradiso. Sono passati 20 anni da quell’incidente. La perdita del mio bambino mi ha provocato un dolore enorme”.

L’artista ha deciso di inviare, in segno di riconoscenza, la foto del dipinto ad alcuni amici tra cui un amico sacerdote, Padre Francisco Cantu’, che l’ha esortata ad inoltrarlo ad altri amici e così in poco tempo è diventato virale sui social network.




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