
L’insostenibile “leggerezza” della Cannabis
La Cannabis è la droga più diffusa al mondo. Il 3,8% della popolazione mondiale compresa tra i 15 e i 64 anni ne ha fatto uso almeno una volta nella vita. Ha degli effetti nocivi sulla salute di chi ne fa uso? Ne parla la professoressa Brambilla nella puntata di oggi.
*Giorgia Brambilla, sposata, tre figli, è Docente ordinario presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” (APRA) e incaricato presso la Pontificia Università Lateranense, già Professore invitato all’Università “Sapienza” e Cultore della materia all’Università di Roma “Tor Vergata”. Ha conseguito il Dottorato in Bioetica, la Licenza in Teologia con specializzazione in Morale sessuale e famigliare, la Laurea in Scienze Religiose e la Laurea in Ostetricia. All’APRA svolge corsi di Teologia morale e di Bioetica da più di dieci anni, coordina il Corso di Laurea specialistica in Scienze Religiose (biennio pedagogico-didattico), è Consigliere dell’Istituto “Scienza e Fede” e Reviewer della rivista “Studia Bioethica”.
Collabora nell’ambito della formazione con varie associazioni cattoliche e prolife, svolgendo conferenze in tutta Italia. Scrive articoli di carattere bioetico per blog e riviste e cura le rubriche radio “Diario di Bioetica” (radioromalibera.org), “Preferisco il Paradiso: rubrica di Teologia morale” e “Il Telescopio. Lettura guidata di Fulton J. Sheen” (radiobuonconsiglio.it).
Tra i suoi lavori di ricerca più importanti: il manuale Sessualità, gender ed educazione (Edizioni Scientifiche Italiane, 2015), che è stato tradotto in inglese e in coreano, la monografia Uova d’oro. L’eugenetica, il grande affare della salute riproduttiva e la nuova bioschiavitù femminile (Editori Riuniti University Press, 2016), che è stato catalogato nella Biblioteca del Congresso di Washington e il recente Riscoprire la Bioetica: dai fatti ai fondamenti. Capire, formarsi, insegnare (Rubbettino, 2020).
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