Covid Vaccinarsi oppure no? Le pediatre: “I vaccini prevengono le malattie non le determinano” Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 22 Dicembre 2020 Nessun commento su Vaccinarsi oppure no? Le pediatre: “I vaccini prevengono le malattie non le determinano” di Ida Giangrande Il vaccino contro il Covid sta per arrivare e subito inizia il dilemma: vaccinarsi oppure no? Ne ho voluto parlare con due pediatre che sembrano non avere dubbi: “Il vaccino? È l’unica alternativa possibile”. Da quando è scoppiata la pandemia non si fa altro che invocare un vaccino che possa metterci in sicurezza o, quanto meno, aiutarci a contrastare la diffusione del virus. Eppure ora che è arrivato o sembra essere arrivato, la domanda che va per la maggiore è: ti vaccinerai oppure no? Ho voluto parlare di questo con due pediatre, di cui una è la pediatra delle mie bimbe: la dottoressa Carolina Boccia e la dottoressa Maria Viola. Pediatre sì, avete capito bene, perché come genitori, la preoccupazione maggiore non è solo per noi ma soprattutto per i nostri figli. Accettano subito di farsi intervistare, mettendo a disposizione dei lettori di Punto Famiglia, i loro venti anni di esperienza a servizio dei più piccoli. Ci sentiamo al telefono, rispettando così le distanze di sicurezza e la prima cosa che entrambi tengono a precisare è che “sono già prenotate per il vaccino” che, si spera, arriverà per l’anno nuovo o giù di lì. Parlano come una sola voce, con la serenità di una lettura onestà della situazione e la saggezza dell’esperienza. Il vaccino è l’unica difesa che abbiamo contro il virus? Sì, dato che al momento non abbiamo una terapia in grado di contrastare il Covid, l’unico fronte su cui combattere è quello dei vaccini. Questa situazione epidemica non può che risolversi con un vaccino. Non c’è alternativa. È probabile che non sarà di lunga durata, che avrà bisogno di richiami e che avrà delle controindicazioni, come quelle a cui siamo già abituati, febbre, gonfiore al braccio. Ma questo non toglie merito alla necessità di vaccinarsi. Leggi anche: Francesco: “La risposta umana alla pandemia è l’amore di Dio” In che percentuale questo vaccino ci renderà immuni? Non possiamo saperlo. Forse dovremo richiamarlo per qualche tempo ma è l’unico modo per ridurre il tasso di contagio. Trattandosi di un nuovo vaccino è chiaro che avrà bisogno di un periodo di assestamento e di osservazione ma non a discapito della sicurezza. Perché la gente sembra fare fatica all’idea di vaccinarsi? Non è così solo per il vaccino contro il Covid. Sono anni che combattiamo per convincere le mamme a vaccinare i figli. I vaccini non sono un veleno, non determinano una malattia ma la prevengono. Nel corso degli anni sono proprio i vaccini che ci hanno letteralmente salvato da alcune malattie serie, penso al vaiolo, alla poliomielite, al colera. Non ci fosse stato un vaccino forse oggi non staremmo qui a parlare. Cosa rispondere a chi ha dei dubbi sulla velocità con cui sono stati prodotti i vaccini? Non sono stati saltati degli stadi di osservazione e di studio. Questo tipo di vaccino è stato prodotto con più rapidità perché ci stanno lavorando in molti e a ritmi serrati e anche perché oggi le tecnologie utilizzate e le metodiche usate sono evidentemente più all’avanguardia rispetto ad alcuni anni fa. Dunque quanto è vera l’espressione “vaccinazione di massa” uguale “sperimentazione di massa”? È falsa come espressione. Totalmente falsa. Voi siete pediatre… com’è la situazione sui bambini? I bambini sono relativamente protetti rispetto agli adulti dal Covid, tuttavia meglio non prenderlo sotto gamba. Un po’ di tempo fa si è parlato della Sindrome di Kawasaki ma non c’è stata una diffusione ampia sul nostro territorio. Quando dunque saranno vaccinati i nostri figli? Il vaccino non è ancora previsto per i bambini. Prima saranno vaccinati i sanitari poi, via discorrendo, tutti gli adulti e solo infine, forse, i bambini. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Covid, Vaccini ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: La risurrezione è necessaria. Pensaci, quando fai gli auguri di Buona Pasqua È possibile una “corte continua” nel matrimonio? Ne parlano Antonio e Luisa De Rosa Violenza di genere in adolescenza: cosa svela un’indagine di Save The Children “Mio figlio, oggi, è più vivo di prima”: così la mamma del beato Carlo Acutis La Croce annuncia che solo l’amore vince Nei frammenti della storia. Don Mario Vassalluzzo, giornalista e comunicatore San Paolo vuole che la donna sia “sottomessa”? Riflettendo sulla Lettera agli Efesini “Il mio bambino è la cosa più vicina al Cielo che io abbia mai visto” Maternità surrogata: a Roma una Conferenza Internazionale per l’abolizione universale “L’ecologia dell’amore”: intervista sul libro di Antonio e Luisa De Rosa (prima parte)