Covid

Vaccinarsi oppure no? Le pediatre: “I vaccini prevengono le malattie non le determinano”

vaccino

di Ida Giangrande

Il vaccino contro il Covid sta per arrivare e subito inizia il dilemma: vaccinarsi oppure no? Ne ho voluto parlare con due pediatre che sembrano non avere dubbi: “Il vaccino? È l’unica alternativa possibile”.

Da quando è scoppiata la pandemia non si fa altro che invocare un vaccino che possa metterci in sicurezza o, quanto meno, aiutarci a contrastare la diffusione del virus. Eppure ora che è arrivato o sembra essere arrivato, la domanda che va per la maggiore è: ti vaccinerai oppure no? Ho voluto parlare di questo con due pediatre, di cui una è la pediatra delle mie bimbe: la dottoressa Carolina Boccia e la dottoressa Maria Viola. Pediatre sì, avete capito bene, perché come genitori, la preoccupazione maggiore non è solo per noi ma soprattutto per i nostri figli. 

Accettano subito di farsi intervistare, mettendo a disposizione dei lettori di Punto Famiglia, i loro venti anni di esperienza a servizio dei più piccoli. Ci sentiamo al telefono, rispettando così le distanze di sicurezza e la prima cosa che entrambi tengono a precisare è che “sono già prenotate per il vaccino” che, si spera, arriverà per l’anno nuovo o giù di lì. Parlano come una sola voce, con la serenità di una lettura onestà della situazione e la saggezza dell’esperienza.  

Il vaccino è l’unica difesa che abbiamo contro il virus?

Sì, dato che al momento non abbiamo una terapia in grado di contrastare il Covid, l’unico fronte su cui combattere è quello dei vaccini. Questa situazione epidemica non può che risolversi con un vaccino. Non c’è alternativa. È probabile che non sarà di lunga durata, che avrà bisogno di richiami e che avrà delle controindicazioni, come quelle a cui siamo già abituati, febbre, gonfiore al braccio. Ma questo non toglie merito alla necessità di vaccinarsi.

 

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In che percentuale questo vaccino ci renderà immuni?

Non possiamo saperlo. Forse dovremo richiamarlo per qualche tempo ma è l’unico modo per ridurre il tasso di contagio. Trattandosi di un nuovo vaccino è chiaro che avrà bisogno di un periodo di assestamento e di osservazione ma non a discapito della sicurezza.  

Perché la gente sembra fare fatica all’idea di vaccinarsi?

Non è così solo per il vaccino contro il Covid. Sono anni che combattiamo per convincere le mamme a vaccinare i figli. I vaccini non sono un veleno, non determinano una malattia ma la prevengono. Nel corso degli anni sono proprio i vaccini che ci hanno letteralmente salvato da alcune malattie serie, penso al vaiolo, alla poliomielite, al colera. Non ci fosse stato un vaccino forse oggi non staremmo qui a parlare. 

Cosa rispondere a chi ha dei dubbi sulla velocità con cui sono stati prodotti i vaccini?

Non sono stati saltati degli stadi di osservazione e di studio. Questo tipo di vaccino è stato prodotto con più rapidità perché ci stanno lavorando in molti e a ritmi serrati e anche perché oggi le tecnologie utilizzate e le metodiche usate sono evidentemente più all’avanguardia rispetto ad alcuni anni fa.

Dunque quanto è vera l’espressione “vaccinazione di massa” uguale “sperimentazione di massa”?

È falsa come espressione. Totalmente falsa.

Voi siete pediatre… com’è la situazione sui bambini?

I bambini sono relativamente protetti rispetto agli adulti dal Covid, tuttavia meglio non prenderlo sotto gamba. Un po’ di tempo fa si è parlato della Sindrome di Kawasaki ma non c’è stata una diffusione ampia sul nostro territorio. 

 

Quando dunque saranno vaccinati i nostri figli?

Il vaccino non è ancora previsto per i bambini. Prima saranno vaccinati i sanitari poi, via discorrendo, tutti gli adulti e solo infine, forse, i bambini.  




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