BRICIOLE diBriciole di Vangelo - Avvento

23 dicembre 2020

23 Dicembre 2020

La grazia di meravigliarsi

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,57-66)
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

Il commento

Tutti furono meravigliati” (1, 63). Quando Zaccaria scrive sulla tavoletta il nome di Giovanni, l’evangelista annota lo stupore di tutti i presenti. Utilizza un verbo [thaumázō] che descrive lo stupore della gente dinanzi ad eventi non classificabili nella cronaca ordinaria: il racconto dei pastori nella notte di Betlemme (2,18), le parole che Gesù proclama nella sinagoga di Nazaret (Lc 4,22), l’autorità con la quale il Nazareno zittisce la tempesta (Lc 8,25), l’annuncio degli apostoli nel giorno di Pentecoste (At 2,7)… tutti questi eventi, a tanti altri, suscitano una legittima meraviglia. Quello che accade nella casa di Zaccaria appartiene alla categoria di quegli aventi che l’uomo fatica a comprendere. La meraviglia dei parenti non esprime solo quella giustificata manifestazione emotiva dinanzi ad una scelta imprevedibile; indica piuttosto la reazione dell’uomo dinanzi a un evento in cui s’intravede l’agire divino. I presenti si rendono conto che accade qualcosa che ha il profumo di Dio. E difatti, dopo aver riferito che il sacerdote pronuncia parole di benedizione, Luca commenta: “Tutti i vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa si discorreva di tutte queste cose” (1, 65). Il timore di cui si parla non equivale alla paura che nasce dinanzi ad eventuali minacce ma la coscienza di trovarsi dinanzi a Dio. Ciò che accade nella casa di Zaccaria non appartiene al vissuto privato di una famiglia ma diventa oggetto di un annuncio che arriva a tutti gli abitanti di quella regione. In quegli eventi c’è una parola misteriosa che ovviamente nessuno è in grado di decifrare, come un libro ancora sigillato. E tuttavia, quel parlare a tutti significa dare credito a Dio, mettersi in ascolto, in attesa di accogliere la luce. 

Nella vita vi sono tanti eventi non eclatanti nei quali Dio nasconde parole luminose. Quelli che pensano di sapere tutto non vi danno alcuna importanza, gli umili invece fano attenzione e si meravigliano. Sapere riconoscere i prodigi che Dio compie nella vita quotidiana è una grazia che dobbiamo chiedere più frequentemente. Ed è anche la premessa per ricevere la luce di Betlemme.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.