28 dicembre 2020

28 Dicembre 2020

Lottare contro il male

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 2,13-18)
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio». Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esatezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa: «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più».

Il commento

Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme” (2,16). Si tratta di un re sanguinario di cui gli storici hanno tramandato fatti che fanno inorridire. L’evangelista descrive una persona esasperata, che reagisce con ira e brutalità al fatto che i Magi non gli hanno riferito il luogo dove si trovava il bambino. Non riesce più a controllare le sue passioni e sceglie di scatenare una violenza cieca che colpisce tutti i bambini. È troppo facile attribuire tutto questo alla follia di un uomo. Ed è anche troppo comodo. In realtà, il mistero dell’iniquità accompagna tutta la vicenda umana, è presente anche nel nostro tempo e si traduce spesso in azioni non meno efferate. Il Novecento è stato attraversato da genocidi e guerre che hanno causato danni e drammi. Non mi pare che l’oggi della storia sia privi di conflitti e di tragedie. Peggio ancora quando il male si nasconde sotto apparenze di bene. I lupi che si presentano in veste di pecore sono assai numerosi e fanno ancora più male. Alla radice di tutto c’è il maligno che offusca la coscienza dell’uomo e distorce i desideri del cuore. La pagina drammatica dei bambini fatti uccidere da Erode fa pensare alle piccole vittime innocenti dell’ingiustizia, dell’odio e dell’indifferenza: bambini non ancora nati, vittime dell’egoismo o della paura; bambini e fanciulli maltrattati dai genitori; figli a cui viene negato il diritto a una famiglia e che portano il peso maggiore della separazione dei genitori; bambini che muoiono a causa della fame o della malnutrizione… Natale non è la cronaca del male ma il tempo della luce e della preghiera.

Signore Gesù, Tu sei venuto per accompagnare i passi contorti dell’uomo, insegnaci a riconoscere il male, purificaci da ogni iniquità e donaci la grazia di vivere con maggiore coerenza la nostra fede per vincere le tentazioni e manifestare attraverso le opere che Tu solo puoi vincere il male. Amen



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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