1 gennaio 2021

1 Gennaio 2021

Porta santa

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,16-21)
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Il commento

Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (2,19). L’anno che oggi inizia ha il volto di quell’umile fanciulla che, accogliendo il Verbo nel suo grembo, ha donato al mondo la Luce che rischiara ogni cosa. È Gesù la porta che c’introduce nel mistero di Dio ma la sua nascita è legata alla disponibilità di Maria. Per questo, oggi possiamo invocare Maria con le parole della liturgia: “Porta santa del tempio / intatta ed inviolabile / ti apri al Re di gloria” (Inno dei Vespri, novena di Natale). È Lei la porta santa del Tempio, la Madre del Redentore. Siamo come viandanti che, dopo aver camminato a lungo nell’oscurità, improvvisamente vedono spuntare la luce di un nuovo giorno. Nella pienezza del tempo è stata Maria la porta, in ogni tempo spetta alla Chiesa accogliere e generare Gesù. La maternità di Maria è un’icona della tenerezza di Dio ma anche una sfida. Divo Barsotti (1914-2006), un mistico del nostro tempo, lancia questa provocazione: “Veramente il Figlio di Dio ha assunto la natura dell’uomo – da ognuno di noi egli la assume. Così ogni uomo vive il mistero di una divina maternità. Sei tu che devi consentire a Dio di assumere la tua natura perché egli si faccia presente e sussista in te. Dono totale di te a Dio perché Dio viva in te” (Nel cuore di Dio, Bologna 1991, 79).

 

All’inizio del nuovo anno vogliamo cantare il Magnificat e chiedere la grazia di metterci al servizio di Dio per manifestare la potenza del suo amore. Mettiamoci nelle sue mani con l’umile consapevolezza che con Lui tutto è possibile. Colui che è apparso nella pienezza del tempo, conosce la via che conduce ogni cosa al suo compimento. Non ci illudiamo né pretendiamo che l’anno che oggi inizia sia sempre fasciato di luce. Vi invito a pregare con queste semplici parole suggerite dalla liturgia:

O Dio, che con la luce del tuo Figlio,
parola di verità, disperdi le tenebre dell’ignoranza,
accresci in noi il vigore della fede,
perché nessuna tentazione possa estinguere
quella fiamma che la tua grazia ha acceso nei nostri cuori.
Amen



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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