4 gennaio 2021

4 Gennaio 2021

Madri denunciate i vostri figli | 4 gennaio 2021

di Giovanna Abbagnara

Napoli. Domenica sera, zona di Calata di Capodichino, un uomo, cinquantenne, padre di famiglia è in sella al suo scooter. È un rider, deve consegnare cibo a domicilio. Nel suo percorso viene aggredito brutalmente da sei banditi che lo circondano, lo pestano con inaudita violenza e scappano con il suo scooter. Un residente riprende la scena: pugni, schiaffi, strattoni. L’uomo cerca di difendersi in mille modi ma i malviventi erano in sei e lo lasciano a terra stremato mentre si allontanano velocemente con il loro bottino. Il video fa il giro dei social e in poche ore scatta una gara di solidarietà per quest’uomo, per permettergli di ricomprare un mezzo per continuare il suo lavoro. L’episodio crudele e violento in una serata da coprifuoco ed emergenza merita due riflessioni.

La prima riguarda il comportamento dell’uomo aggredito subito dopo l’accaduto. Non chiama le forze dell’ordine. Non avvisa la sua famiglia. Prende l’auto e continua le sue consegne. Evidentemente ha paura di perdere il suo lavoro e di questi tempi non può permetterselo. Il suo è già un lavoro precario, facilmente sostituibile. Non pensa di depositare nessuna denuncia nell’immediato. Forse vuole farla l’indomani. Intanto dobbiamo registrare la mancanza e quella violenza che non sarà facile dimenticare. Il suo è un atteggiamento di chi non ha fiducia nelle istituzioni e questo sconforto è da leggere come un grave segno della tenuta di una comunità civile rispetto a chi o a coloro che sono deputati a difendere e custodire l’ordine pubblico.

La seconda riflessione riguarda i sei malviventi. Dal video è evidente che sono ragazzini, poco più che ventenni presumibilmente. Se il filmato ha fatto il giro dei social e ha ricevuto migliaia e migliaia di visualizzazioni, io credo che molti avranno riconosciuto in quei ragazzi, i propri amici o addirittura i propri figli. Perché nessuno fa nulla? Perché i genitori non prendono il coraggio a quattro mani e decidono di andare in caserma per denunciarli. È l’unico modo per tentare di salvarli, per cercare di dare una svolta alla loro vita. Ricordo una intervista in tv di una delle mamme coraggio che denunciarono i figli a Cosenza nel 2019. Rubavano in casa l’oro per poi vendere il bottino e pagarsi la droga. Diverse madri si rivolsero ai carabinieri, denunciando gli strani comportamenti dei ragazzi scivolati in un tunnel di droga e piccoli reati che rischiava d’inghiottirli per sempre. Il racconto delle donne permise, con l’operazione ‘Alarico’, di arrestare 57 persone, compresi i loro figli, per spaccio di eroina e cocaina, oltre che di ‘erba’ e ‘fumo’.

Subito dopo l’aggressione del rider, è scattata una gara di solidarietà. Sono stati già raccolti 11mila euro. È un segno di speranza. Non ci siamo ancora abituati e rassegnati al male. E questa è una buona notizia che dirada la violenza e restituisce la dignità. Ne abbiamo bisogno.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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