7 gennaio 2021

7 Gennaio 2021

Una sosta a Nazaret

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4,12-17.23-25)
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

Il commento

Lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare” (4,13). Dopo le apparizioni angeliche e le vicende luminose legate alla nascita di Gesù, tutto sembra tornare nel silenzio della quotidianità. L’Epifania è solo l’annuncio di una storia che verrà alla luce molti anni dopo. L’esperienza di Nazaret non è una breve parentesi ma un lungo tratto di strada. La luce infinita di Dio rimane nascosta nella trama umanissima di un’umile famiglia. La presenza di Dio avvolge ogni cosa ma senza clamore. Nessuno si accorge di nulla. Il mondo ignora che Dio è venuto ad abitare la nostra terra. L’agire di Dio è sempre sorprendente. Se Gesù viene a salvare il suo popolo, come annuncia l’angelo a Giuseppe (1,21), perché resta nascosto nel suo villaggio un tempo così ampio? Dio non ha fretta e vuole insegnarci che la parola si nutre di silenzio, le grandi opere nascono nel nascondimento. I lunghi anni vissuti a Nazaret sono colmati di grazia, il desiderio di manifestare l’amore di Dio non genera alcuna ansietà. In quegli anni lo Spirito scrive parole di fuoco, illumina e accompagna le scelte della santa famiglia. Sono anni di intensa vita interiore. Una vita nascosta ma non meno efficace sul piano della redenzione.

Prima di seguire Gesù sulle vie della Galilea, prima di metterci in ascolto della sua Parola, è opportuno fare sosta a Nazaret e contemplare una vita intimamente segnata, motivata e ritmata dalla presenza di Dio. Gli affetti, il lavoro, i problemi… tutto è vissuto nella luce di Dio, tutto è colmato di grazia. Teresa di Lisieux amava molto contemplare questo mistero, negli ultimi giorni della sua vita terrena diceva: “Come sarà bello conoscere in Cielo tutto quello che è successo nella Santa Famiglia! […]  Le donne del paese venivano a parlare familiarmente alla Santa Vergine. Talvolta le chiedevano di affidare loro il suo piccolo Gesù per andare a giocare con i loro bambini” (Ultimi colloqui, 20 agosto). Oggi chiediamo la grazia di cercare tempi prolungati di preghiera in cui gustare la presenza di Dio e imparare a vivere ogni cosa nella luce della sua volontà.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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