Aborto L’aborto il più grande genocidio dell’universo… Autore articolo Di Gabriele Soliani Data dell'articolo 28 Gennaio 2021 Nessun commento su L’aborto il più grande genocidio dell’universo… di Gabriele Soliani Abbiamo ancora dubbi sul fatto che un bambino allo stato embrionale è vita umana? Se no, come possiamo permettere un genocidio di queste dimensioni? Il ministro della Sanità argentino, Ginés González García, in carica dal 10 dicembre 2019 nel governo del presidente, Alberto Fernandez, ha detto, prendendo le difese del progetto di legge del suo presidente finalizzato a legalizzare l’aborto: «Qui non siamo davanti a due vite come alcuni dicono». «Chiaramente c’è solo una persona, e l’altra è un fenomeno. Se non fosse così, ci troveremo di fronte al più grande genocidio dell’universo, dal momento che più della metà del mondo civilizzato permette questa cosa». Le parole del Ministro argentino dicono tutto, lasciano stupefatti. Per placare l’urlo della coscienza occorre annullare il bambino nel grembo materno. Ma la verità non tace. Scrive papa Francesco: “In questo contesto, non posso non affermare che, se la famiglia è il santuario della vita, il luogo dove la vita è generata e curata, costituisce una lacerante contraddizione il fatto che diventi il luogo dove la vita viene negata e distrutta. È così grande il valore di una vita umana, ed è così inalienabile il diritto alla vita del bambino innocente che cresce nel seno di sua madre, che in nessun modo è possibile presentare come un diritto sul proprio corpo la possibilità di prendere decisioni nei confronti di tale vita, che è un fine in sé stessa e che non può mai essere oggetto di dominio da parte di un altro essere umano. La famiglia protegge la vita in ogni sua fase e anche al suo tramonto. Perciò a coloro che operano nelle strutture sanitarie si rammenta l’obbligo morale dell’obiezione di coscienza” (Amoris laetitia, 83). Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag vita Gabriele Soliani Gabriele Soliani, nato a Boretto (Reggio Emilia) il 24-03-1955. Medico, psicoterapeuta, sessuologo, adolescentologo, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine. Libero professionista. Ha collaborato per 9 anni al Consultorio Familiare diocesano di Reggio Emilia. Sposato con Patrizia, docente di scuola superiore. Vive a Napoli dal 2015. Ministro della Santa Comunione e Lettore istituito. Visualizza archivio → ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Alessandro D’Avenia: la violenza della pornografia consuma i nostri ragazzi Violenza di genere in adolescenza: cosa svela un’indagine di Save The Children Istituzioni, Chiesa, associazioni, imprese: a Napoli insieme per la natalità “Senza la prudenza è un attimo sbagliare strada”. Così il Papa all’udienza Maternità surrogata: a Roma una Conferenza Internazionale per l’abolizione universale Papa Francesco: “I santi non sono eccezioni dell’umanità o una ristretta cerchia di campioni” “L’eutanasia non è la soluzione”: un libro con cinquanta domande e risposte Esaltare un gesto doloroso come l’aborto? La Francia e il suo esempio di “civiltà” La macabra danza sotto la Torre Eiffel Papa Francesco: “Non si può parlare con una persona ammalata di superbia”