31 gennaio 2021

31 Gennaio 2021

Allontanare il male

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,21-28)
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Il commento

Nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro” (1, 23). Non è solo contagiato ma è prigioniero del male. È triste pensare che nella sinagoga, il luogo in cui la comunità si raduna per la preghiera, è presente il maligno. Il male s’intrufola ovunque, anche nella casa di Dio. È quello che accade anche nella nostra vita. Impuro è il cuore quando coltiva desideri e pensieri malvagi ma impuro diventa il cuore anche quando non permette alla luce di Dio di risplendere in tutta la sua forza. Gesù si oppone con fermezza al male: “Taci! Esci da lui!” (1,25). La sua parola risuona come un ordine perentorio ed efficace. Quella parola che risuona con autorità e affascina l’assemblea (1,22) ora è rivolta contro il maligno e lo costringe ad allontanarsi. Con lui non si può dialogare né si possono firmare compromessi. È il primo miracolo. Si tratta, non a caso, della guarigione di un indemoniato. Quella sera stessa, stando alla narrazione evangelica, guarirà tante altre malattie fisiche (1, 32-34), ma la prima opera riguarda il cuore dell’uomo. Al di là della reale cronologia degli eventi, l’evangelista vuole annunciare che il Figlio di Dio è venuto anzitutto per scacciare l’implacabile nemico di Dio. Solo se viene liberato dal male, che lo rende schiavo, l’uomo è capace di realizzare se stesso e di compiere il bene.

Il male va combattuto sempre e con decisione. Un’eccessiva tolleranza oppure una reazione troppo blanda non solo non aiuta la comunità cristiana a prendere coscienza del male ma finisce per diventare un’oggettiva complicità con il maligno che, per operare con efficacia, non ha bisogno solo del favore dei deboli ma anche del silenzio dei giusti. Se dimentichiamo tutto questo non possiamo spiegarci tanti orrori della storia recente, come sia possibile che il male come una cancrena è presente nella nostra umanità, in tanti settori della vita sociale. Se affrontiamo il male con la forza di Dio, abbiamo la certezza di poter vincere. Oggi chiediamo la grazia di individuare con sincerità e allontanare con determinazione ciò che non corrisponde ai desideri di Dio.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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