10 febbraio 2021

10 Febbraio 2021

Attenzione all’ambiguità nella Chiesa | 10 febbraio 2021

Lo ammetto alcune notizie mi lasciano molto perplessa. Come Chiesa dovremmo attuare la prudenza evangelica e invece usiamo questa parola nel suo significato più comune e banale e cioè come scelta di non esporsi e prendere posizione su questioni di massima importanza e sulle quali ci sarebbe bisogno di chiarezza e non di ambiguità.

È il caso di ciò che è avvenuto sabato 6 febbraio, nella Parrocchia Nostra Signora de la Merced a Ushuaia, capitale della provincia di Terra del Fuoco (Argentina). Un sacerdote salesiano ha benedetto l’unione di Pablo Lopez Silva, 54 anni, e un trans, nato uomo, conosciuto come Victoria Castro, 46 anni. Il finto matrimonio non è stato trascritto come tale nei documenti ecclesiastici. La Agencia de Informacion Catolica Argentina ha pubblicato sul web il testo del comunicato del Vescovado di Rio Gallegos, diocesi a cui appartiene la città di Ushuaia e il cui vescovo è Mons. Jorge Ignacio Garcia Cuerva. Il testo dice che la diocesi non autorizzava il rito ma non si nega a nessuno “nel loro legittimo desiderio di ricevere la benedizione di Dio”. Nessun accenno al matrimonio come sacramento.

Domenica 7 febbraio sul canale YouTube dell’Istituto Giovanni Paolo II è andata in onda una trasmissione dedicata al tema dell’aborto e in modo particolare della Legge 194 del 1978. Due i momenti della trasmissione: l’intervista a don Pier Davide Guenzi, ordinario di Teologia morale del matrimonio e della famiglia all’Istituto Giovanni Paolo II, e la testimonianza di Loredana Franza, una donna sopravvissuta all’aborto. Come riporta la Nuova Bussola Quotidiana, nell’intervista: “Si insiste nella favoletta delle “buone intenzioni” della 194, rovinata dalle cattive applicazioni; e quindi l’accento va posto sulla «sensibilizzazione sul tema della vita piuttosto che sul giudizio negativo di una legge»: ce lo conferma Arnaldo Casali – che raggiungiamo al telefono -, il giornalista conduttore della trasmissione e da poco meno di un anno responsabile della Comunicazione dell’Istituto. Scopo del programma «non era attaccare la 194 e neanche esaltarla, ma fare capire cosa veramente dice», insiste Casali, secondo cui dalla Legge 194 così come è scritta non discende alcun diritto all’aborto”.

Non comprendo lo scopo di questa concezione di pensiero che si nasconde dietro ai fatti. Cercare la mediazione a tutti i costi, il dialogo, una verità addolcita mi ricordano le parole con le quali Manzoni descriveva don Abbondio, che oltre a scansare i contrasti o casomai mettersi dalla parte del più forte, così stigmatizzava chi si comportava diversamente: “Era poi un rigido censore degli uomini che non si regolavano come lui, quando però la censura potesse esercitarsi senza alcuno anche lontano pericolo. Il battuto era almeno un imprudente, l’ammazzato era sempre stato un uomo torbido. A chi, messosi a sostenere le sue ragioni contro un potente, rimaneva col capo rotto, don Abbondio sapeva trovar sempre qualche torto; cosa non difficile, perché la ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia soltanto dell’uno. Sopra tutto poi egli declamava contra quei suoi confratelli che, a loro rischio, pigliavano le parti d’un debole oppresso contra un soverchiatore potente”. È straordinario quanto siano attuali queste parole.

Diversa è invece la prudenza di cui ci parla Gesù nel Vangelo: “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”. È una prudenza che richiede intelligenza e anche capacità di prendere posizione. Una prudenza che è franchezza audace e capacità critica. Abbiamo bisogno di uomini e di donne che su alcuni temi parlino chiaramente, senza ambiguità. Don Lorenzo Milani è stato un grande profeta, peccato che all’epoca venne più volte zittito, censurato per esempio nel suo testo Esperienze pastorali, mandato in esilio a Barbiana, fino ad essere rivalutato post mortem come un grande profeta per il suo coraggio e il suo pensiero su una formazione scevra di spiritualismo e ricco di umanità e di giustizia. Desidero maggiore coraggio. Chiedo troppo?


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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