15 febbraio 2021

15 Febbraio 2021

Se ne va altrove

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 8,11-13)
In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.

Il commento

Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva” (8,13). Gesù è tornato nella sua terra, in mezzo al popolo eletto, ma non trova l’accoglienza che attende. Anzi, deve affrontare una sterile discussione con i farisei che si conclude con un’esplicita richiesta: “Facci vedere un segno dal cielo” (8,11). Sembra un gesto di fiducia, in realtà si tratta di una tentazione. Come se dicessero: “Donaci la garanzia che tu sei effettivamente il Profeta dei tempi messianici, una certezza che toglie ogni dubbio”. Dinanzi a questa pretesa, Gesù si allontana. Le parole dell’evangelista lasciano immaginare la sua indefinibile amarezza. Malgrado l’amore, e proprio a causa dell’amore che egli prova per i farisei, sperimenta una tristezza così grande da chiudere ogni forma di dialogo: li abbandona, va altrove. L’immagine della barca è piuttosto eloquente, fa pensare al viaggio, al desiderio di trovare un’umanità più disponibile. Il rapporto con Dio non si basa sulla pretesa di capire tutto ma sulla fede, cioè sull’accoglienza fiduciosa della Parola. La fede cammina nei sentieri dell’amore. Un Dio che ama chiede all’uomo una risposta della stessa natura. 

Nel Vangelo troviamo le pagine in cui la Parola di Gesù risplende e illumina gli umili. Ma vi sono anche pagine oscure in cui il dubbio o l’opposizione ostinata nascondono la luce e impediscono a Dio di consegnare parole capaci di generare vita. In questi casi il Signore si fa da parte, non può né vuole forzare la porta della libertà. Se Dio si allontana, se la sua Parola non risplende, non abbiamo più la luce necessaria, restiamo soli e nell’oscurità, in compagnia di domande che non trovano risposta. Se invece accogliamo con fiducia la Parola di Dio, anche e proprio quando chiede scelte faticose, allora riceviamo una luce abbondante. Dio ci prende per mano e ci conduce ai pascoli della vita. “Quando Dio trova un’anima decisa a obbedire, allora egli prende in mano la sua vita, come si prende il timone di una barca, o come si prendono in mano le redini di un carro” (R. Cantalamessa). È questa la fede che oggi chiediamo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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