17 febbraio 2021

17 Febbraio 2021

Tutto riprende vita

di don Silvio Longobardi

Dal libro del profeta Gioele (2,12-18)

Così dice il Signore:
«Ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti,
ritornate al Signore, vostro Dio,
perché egli è misericordioso e pietoso,
lento all’ira, di grande amore,
pronto a ravvedersi riguardo al male».
Chi sa che non cambi e si ravveda
e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libazione per il Signore, vostro Dio.

Suonate il corno in Sion,
proclamate un solenne digiuno,
convocate una riunione sacra.
Radunate il popolo,
indite un’assemblea solenne,
chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti;
esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l’altare piangano
i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:
«Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredità al ludibrio
e alla derisione delle genti».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
«Dov’è il loro Dio?».

Il Signore si mostra geloso per la sua terra
e si muove a compassione del suo popolo.

Il commento

Ritornate a me con tutto il cuore” (2,12). Oggi inizia il pellegrinaggio verso la Pasqua. La liturgia delle Ceneri è solo la porta d’ingresso, il primo passo di un lungo cammino che conduce a rinnovare e consolidare l’alleanza con Dio. Il punto di partenza e la meta coincidono: ripartiamo da Dio per arrivare a Dio. Immersi nelle preoccupazioni quotidiane, corriamo il rischio di dedicare buona parte del tempo – a volte tutto il nostro tempo – alle molteplici necessità materiali. Gli impegni assorbono ogni energia. Dio viene sempre dopo, come se fosse un elemento accessorio, fino al punto da diventare estraneo. La vita cammina per sentieri che solo in modo occasionale s’incontrano con Dio. A volte, facciamo di tutto per evitarlo, come se avessimo paura di essere… contagiati. Viviamo in un sistema sociale che pretende di costruire un mondo senza Dio. Tutto questo alimenta una crescente insensibilità nei confronti dell’esperienza religiosa, non diventa (ancora) ostilità ma assume la forma di una placida indifferenza. 

E tuttavia, il nostro Dio è “grande nell’amore”, non si rassegna e non si stanca di bussare alla porta. Il profeta Gioele vive in un tempo attraversato da particolari sventure che causavano non pochi timori e sofferenze nel popolo. La situazione appare difficile, forse drammatica. Tanti sono impauriti, altri scoraggiati. La parola del profeta non si perde nei vicoli delle analisi sofisticate, non cerca le cause o le colpe, offre la soluzione: invita il popolo a ritornare a Dio. Non si tratta di un semplice invito ma di un grido appassionato, anzi un appello accorato che si traduce in un ammonimento: “Laceratevi il cuore e non le vesti”. A poco serve indignarsi, a nulla serve agitarsi. Ciò che conta è prendere coscienza che la radice ultima del male è l’assenza di Dio. Ci siamo allontanati da Lui, a Lui dobbiamo tornare. Senza Dio non possiamo vincere il male che si annida nel cuore dell’uomo e inquina la vita della società. Oggi chiediamo al Signore di intervenire e di cambiare il cuore. Senza Dio i desideri di bene sono come nuvole portate dal vento. Con Dio, tutto riprende vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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