25 febbraio 2021

25 Febbraio 2021

Siamo cattivi

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 7,7-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».

Il commento

Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli…” (7,11). È facile sottolineare il valore e la necessità della preghiera con la quale ogni giorno consegniamo a Dio tutte le nostre necessità. Un gesto che nasce dall’amore e della fiducia. Oggi però vorrei sottolineare un dettaglio che, in questo contesto, potrebbe essere trascurato: “Se voi, dunque, che siete cattivi”. È solo un inciso e serve per mettere maggiormente in evidenza l’infinita bontà del Padre celeste. E tuttavia, merita di essere approfondito. L’evangelista usa lo stesso aggettivo [ponērós] nel duro rimprovero che Gesù rivolge alla sua generazione (12,39). Non dobbiamo poi dimenticare che usa questo vocabolo anche per indicare il maligno (6,13; 13,19; 13,38). Quest’ulteriore accostamento invita a riflettere più attentamente sulle parole del Vangelo. 

In realtà, come spesso accade, abbiamo l’impressione che questo richiamo sia un po’ esagerato. In effetti, facciamo fatica a riconoscere di essere cattivi, nel senso di volere o fare il male di qualcuno. E invece, Gesù ricorda che nel cuore dell’uomo ci sono “propositi malvagi [dialoghismoì ponēroi]” (Mt 15,19). L’originaria bontà che Dio ha scritto nel nostro cuore è un desiderio sincero ma, di fatto, è costantemente offuscata da un istintivo egoismo che in mille modi condiziona pesantemente le nostre scelte e le nostre azioni. Riconoscere il male che si agita in noi è solo la premessa. Se desideriamo guarire dobbiamo sottoporci ad una cura e accettare le indicazioni terapeutiche che ci vengono date. Ed è questa la parte più difficile perché l’uomo pensa di poter cambiare con le sue forze, ritiene di poter vincere la sua debolezza con uno scatto della volontà. La coscienza della fede ci mette in guardia camminare con ostinazione su questa via. Noi sappiamo che solo Gesù Cristo può liberare dal “male antico” che è in noi. Ed è questa la preghiera fiduciosa che oggi consegniamo al Padre. Solo Lui, che è infinitamente buono, può cambiare il cuore di pietra in cuore di carne.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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1 risposta su “Siamo cattivi”

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