Madre “Latte umano” al posto di “latte materno”, perché? Per non offendere un uomo che partorisce… Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 5 Marzo 2021 Nessun commento su “Latte umano” al posto di “latte materno”, perché? Per non offendere un uomo che partorisce… di Gabriele Soliani È la sconcertante decisione dell’Ospedale di Brighton, una cittadina a sud di Londra. Alle ostetriche del nosocomio è stato chiesto di non usare più termini come “madre”, “allattamento” e “materno”. Una donna che si crede uomo e che partorisce, infatti, non gradirebbe essere indicata con il termine “madre”. A certe assurdità non ci si abitua mai, tuttavia occorre fare i conti con la realtà senza far finta di niente. Alle ostetriche del Brighton and Sussex University Hospitals è stato chiesto dai superiori di non usare più termini come “madri”, “allattamento” e “materno” come parte di una nuova politica linguistica trans-friendly. Brighton è una città balneare inglese, situata a circa un’ora in treno a sud di Londra. Dovranno essere adoperati nuovi termini: al posto di “latte materno” è da usarsi “latte umano” o “latte toracico” o “latte del genitore che allatta”. Perché? Perché una donna che si crede uomo e che partorisce non gradirebbe essere indicata con il termine “madre”. Di conseguenza altre parole sono diventate tabù. “Donna” dovrà cedere il posto a “persona”, il termine “padre” verrà sostituito con “genitore”, “co-genitore” o “secondo genitore biologico”, a seconda delle circostanze. Per un po’ di tempo le “vecchie” parole coesisteranno con le nuove, ma in futuro sarà bene usare solo le nuove. I vecchi termini, a detta dei responsabili dell’ospedale, esprimono infatti un «essenzialismo biologico» da rigettare, ossia riducono alcuni concetti antropologici, vedi «madre», solo al piano biologico. Possiamo sussultare per queste affermazioni controsenso? Direi proprio di sì! Papa Francesco nella sua prima visita a Napoli il 21 marzo 2015 disse: “Il gender è uno sbaglio della mente umana”. Nessuna definizione è mai stata così esatta a proposito del gender. (La seconda visita di Papa Francesco a Napoli è stata il 21 giugno 2019 in occasione del Convegno La teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del mediterraneo). Comunque noi continueremo a definire “madre” la donna che partorisce e che allatta, così come la Santa Madre di Gesù è ritratta in tanti dipinti nel gesto materno di allattare. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag donna, Latte materno, madre ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Il papa scrive una lettera per la Pasqua ai cattolici in Terrasanta Alessandro D’Avenia: la violenza della pornografia consuma i nostri ragazzi Violenza di genere in adolescenza: cosa svela un’indagine di Save The Children Istituzioni, Chiesa, associazioni, imprese: a Napoli insieme per la natalità “Senza la prudenza è un attimo sbagliare strada”. Così il Papa all’udienza Papa Francesco: “I santi non sono eccezioni dell’umanità o una ristretta cerchia di campioni” “L’eutanasia non è la soluzione”: un libro con cinquanta domande e risposte Papa Francesco: “Non si può parlare con una persona ammalata di superbia” Federazione “One of us” a Bruxelles, per ricordare valore della vita dal concepimento “I giovani e la fede”: presentata all’ateneo Santa Croce un’indagine internazionale su otto paesi