3 aprile 2021

3 Aprile 2021

Non sono sola, Maria è con me | 3 aprile 2021

Siamo onesti, la pagina della croce vorremmo volentieri cancellarla o strapparla dalla Scrittura. Un innocente che muore sulla croce, una madre costretta ad assistere ai patimenti e alla morte di un figlio. Che cosa c’è di più disumanizzante, di più doloroso, di più incomprensibile? Eppure, se non facciamo lo sforzo di entrare in quell’ora di agonia, di inserirci in quel dolore, rischiamo di non partecipare alla redenzione e di perdere l’appuntamento con l’eternità.

Oggi siamo chiamati a porci accanto a Maria. Lei è lì, c’era al momento della nascita del Redentore. C’è nel momento della sua morte. Ogni donna, ogni madre c’è nell’ora di un Figlio. Il patire di un figlio è quello di una madre. È un tutt’uno e nel mistero del legame di Maria e Gesù è ancora più smisurata questa unità. La croce, il dolore e la sofferenza sono i luoghi nei quali l’amore sprigiona tutta la sua potenza di trasformazione che solo chi si abbandona nelle braccia del Padre come il Signore crocifisso, può sperimentare.

È la croce che rende maturo ed adulto il nostro amore e, senza passare attraverso il dolore, la nostra vita non potrà mai dirsi vissuta fino in fondo. Ecco perché Gesù chiede che il suo discepolo condivida ogni attimo della sua esistenza, dalla predicazione ai miracoli, dalla croce alla resurrezione perché l’amore vero condivide della persona amata tutto e sempre.

“Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. (Gv 19,26). Innanzitutto, Gesù vede la madre. Quale grande consolazione quello sguardo posato su di Lei avrà avuto in quel momento di solitudine e abbandono. Vede la madre e forse in un attimo anche nel suo cuore saranno passati tutti i giorni trascorsi con Lei. Sotto il suo sguardo ha imparato a camminare, a vestirsi, a mangiare, a pregare, ad amare Dio. E ora sotto quello sguardo deve imparare anche a morire, a compiere l’ultimo gesto prima di adempiere completamente alla volontà del Padre. Allo sguardo, seguono le parole: “Donna, ecco tuo figlio”. Perché non la chiama col suo nome «Maria» perché non la chiama mamma? E poi quell’appellativo sulle labbra di Gesù: «Donna», esattamente come a Cana, il giorno di quelle nozze, quando lei l’aveva interpellato dicendogli: “Guarda che non hanno più vino! – Lui le aveva risposto in modo brusco a dir poco: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Ecco l’ora è arrivata.

Quale ora? Quella di “radunare nell’unità i figli di Dio che erano dispersi” (Gv 11,52): ecco lo scopo, il motivo per cui ha accettato quella fine drammatica. Radunare i figli di Dio, che erano dispersi, nell’unità di un solo popolo. Ritornano come un’eco le parole dei profeti: “Gioisci, figlia di Sion! Esulta Gerusalemme!”. È Maria la figlia di Sion, è lei questa nuova Gerusalemme, la madre di una moltitudine di figli.

Il popolo nuovo sta nascendo.  Ecco che Maria riceve una nuova maternità, Lei diventa la Madre di tutti, una nuova vocazione. La nostra mamma, la madre della Chiesa. “Santa Maria, Madre di Dio, Madre nostra, insegnaci a credere, sperare ed amare con te. Indicaci la via verso il suo regno!” (Spe salvi, 50).

Quante volte pensiamo di poter vivere le nostre difficoltà familiari o personali o comunitarie da soli, senza la Chiesa. Lontani dal grembo della madre che ci ha generati. Solo restando fedeli alle promesse a Dio, solo restando nell’obbedienza alla Chiesa possiamo conservare la serenità e restare nella pace. Quanti abbandoni potrebbero essere evitati se invece di ricercare sempre e soltanto le debolezze altrui si potesse ricorrere all’aiuto della nostra Madre celeste.

 


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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1 risposta su “Non sono sola, Maria è con me | 3 aprile 2021”

GRAZIE PER QUESTO SPLENDIDO COMMENTO!!! Grazie Maria, perché sei sempre accanto a ciascuno di noi, sempre, anche quando non ce ne accorgiamo. Maria aiutaci a credere e a sperare sempre, nonostante tutto, ostinatamente!!!

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