Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

4 aprile 2021

4 Aprile 2021

Usciamo nella notte

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,1-9)
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Il commento

Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio” (20,1). Il racconto della Pasqua inizia dall’intraprendenza femminile. Secondo gli altri evangelisti le donne si muovono quando s’intravedono le prime luci dell’alba (Mt 28,1). Giovanni invece ambienta il pellegrinaggio di Maria quando tutto è ancora avvolto dalle tenebre. Siamo ancora nella notte ma nel suo camminare frettoloso c’è come una segreta speranza. La donna non sembra affatto spaventata, anzi entra nella notte, sembra quasi sfidare le tenebre. La scena fa pensare alla sposa del Cantico che esce nella notte per cercare Colui che ama (Ct 3, 1-4). L’amore vince ogni timore. Non è sola ma l’evangelista non fa riferimento ad altre donne, a cui fa accenno poco dopo (20,2): in questo modo egli vuole certamente sottolineare il particolare ruolo affidato a Maria di Magdala. Nulla vieta di cogliere in questa scena una provocazione: possiamo e dobbiamo sfidare le tenebre, anche se siamo soli. Quando arriva al sepolcro e scopre che non c’è più il corpo del Maestro, pensa subito che sia stato rubato. È quello che dice poco dopo a Pietro: “Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!” (20,2). È la spiegazione più logica. La donna non resta chiusa nei suoi pensieri ma ritiene che sia doveroso informare coloro che hanno l’autorità: “Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo” (20,2). Emerge la comunione ecclesiale. L’intraprendenza femminile s’intreccia con la responsabilità degli apostoli. Senza l’audacia di Maria, i discepoli non sarebbero andati al sepolcro. La Chiesa deve promuovere il protagonismo femminile come parte integrante della sua missione, anzi come una premessa indispensabile per compiere la sua missione.

Celebrare la Pasqua significa far risplendere la luce del Vangelo. Non dobbiamo aver paura dell’oscurità che ancora avvolge il cammino dell’umanità: “le tenebre stanno diradandosi e già appare la luce vera” (1Gv 2,8). Maria è uscita nella notte in cerca di Gesù. Noi entriamo nella storia in compagnia del Risorto. Oggi chiediamo una fede più coraggiosa.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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