7 aprile 2021

7 Aprile 2021

Parole…e non solo. Fatti…e non solo | 7 aprile 2021

Ieri ho ascoltato una bella intervista, un po’ lunga ma ne è valsa la pena. Un prete a colloquio con un altro prete. Lui, l’improvvisato giornalista, è don Alberto Ravagnani, 27 anni, appartiene al clero ambrosiano, youtuber con decine di migliaia di follower sul Web. L’altro, l’intervistato, è don Luigi Maria Epicoco, 41 anni, appartiene al clero dell’arcidiocesi dell’Aquila, docente di filosofia e scrittore di successo. Due preti che popolano il mondo del web che hanno conversato sul senso del dolore, dell’amore, della felicità, intrecciando le loro storie, le loro vocazioni, le loro debolezze, i sogni, le ferite. Insomma una chiacchierata onesta. Non su cosa di pensa di…, non basata sui concetti, non piena di citazioni magisteriali ma sui fatti. Quali? L’esperienza concreta che si fa di Gesù di Nazaret.

Ho molto apprezzato questa capacità di mettere al centro con onestà la fede. Qualcuno penserà: “è scontato, sono preti!”. E invece non è affatto scontato ascoltare parole che profumano di vita, che partono dal cuore e non solo dall’intelletto, che affondano le radici nel mare tempestoso di un’esistenza dove natura e grazia, peccato e desiderio di eternità fanno continuamente a botte. Abbiamo certamente bisogno di ricevere una sana formazione cristiana, di fare un cammino catechetico che ci aiuti a conoscere più da vicino gli insegnamenti della nostra madre Chiesa, è importante incontrare chi ci educa a pregare e a fare carità ma soprattutto abbiamo bisogno di annunciatori, di chi è pronto a testimoniare la bellezza e il dolore di essere alla sequela di Cristo.

Parole e fatti, intimamente connessi recita la Dei Verbum. Intimamente significa che l’uomo si sforza di fare dentro di sé innanzitutto questo passaggio. Di tenere insieme la sua vita sgangherata non a partire solo dalle sue esperienze, dai suoi studi, dalle sue emozioni ma a partire da Cristo, l’Amato. “Se hai qualcuno che ti ama, puoi attraversare qualsiasi dolore” ha detto ad un certo punto don Luigi parlando dell’esperienza del terremoto all’Aquila che ha vissuto in prima persona vedendo morire 54 studenti molti dei quali frequentavano la parrocchia universitaria da lui fondata. In quella notte, il sacerdote, già prete, già docente, rimette in gioco la sua vita. esteriormente non cambia nulla ma dentro cambia tutto. Comprende che la via della felicità è un discendere per risalire.

In Puglia, sul Gargano, c’è un Santuario molto bello dedicato a san Michele Arcangelo. Per entrare bisogna scendere nella grotta. Non salire, scendere. Per fare esperienza di Dio bisogna scendere, abbassarsi, attraversare il dolore e restare umilmente fedeli. È necessario abbracciare la nostra umanità ribelle e farne il luogo dove risplende la bellezza di Dio. Non una fede da paravento, non un bastone su cui appoggiarci, non uno scudo sotto il quale rifugiarci ma una fede che sia presenza, tenerezza nello sguardo, dolcezza nelle parole, mani tese in un abbraccio, occhi che non giudicano, piedi che non si stancano di cercare l’altro. Come sono distanti spesso le parole dai gesti e i gesti dalle parole. Sull’esempio di Gesù sforziamoci di fare sintesi. 


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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