Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

8 aprile 2021

8 Aprile 2021

Vive ed opera

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 24,35-48)
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

Il commento

Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro” (24,35). Il Risorto irrompe nella vita, la sua presenza mette in subbuglio la comunità che già fatica a capire quello che accade. Nello sguardo dei discepoli vede la diffidenza e dice: “Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!” (24,39). Le loro perplessità sono più che comprensibili, non hanno categorie razionali per spiegare un evento che non appartiene né all’esperienza né alla tradizione. Anche noi incontriamo le stesse difficoltà. È facile perciò dare spazio a letture riduttive e false. Basta poco, basta dire che le parole e i gesti da compiuti dal Nazareno resteranno sempre vivi nel cuore e nella mente dei discepoli. In questo modo la resurrezione non è più un fatto reale, oggettivo e storico ma assume un valore simbolico. La fede in Gesù non è più il frutto della presenza divina ma un prodotto della nostra mente. Il racconto lucano sconfessa chiaramente queste interpretazioni. Il Risorto afferma di non essere un fantasma, mostra il suo corpo che presenta ancora i segni della passione. “Questo corpo autentico e reale possiede al tempo stesso le proprietà nuove di un corpo glorioso; esso non è più situato nello spazio e nel tempo, ma può rendersi presente a suo modo dove e quando vuole” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 645). 

Il Signore della vita era morto ma ora vivo trionfa”, cantiamo nella liturgia pasquale. Gesù di Nazaret ha riavuto la vita: “non fu abbandonato negli inferi, né la sua carne subì la corruzione” (At 2,31), annuncia Pietro nel giorno di Pentecoste. Gesù non è ritornato semplicemente alla vita divina né ha riavuto la vita umana di prima. Si tratta di una vita diversa che unisce indissolubilmente l’umano e il divino. Contempliamo il mistero senza pretendere di spiegarlo. Una cosa è chiara e deve essere custodita come un tesoro prezioso: non è solo un personaggio del passato ma una Persona che parla ed agisce nell’oggi della storia. È questa la fede che dobbiamo testimoniare.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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1 risposta su “Vive ed opera”

Gesù Cristo è una Persona che parla ed agisce nell’oggi della storia. È questa la fede che dobbiamo testimoniare. Grazie don!!!

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