Vita

Gli Universitari per la Vita continuano a combattere nonostante il Covid…

Universitari per la Vita

di Fabio Fuiano

Le forze abortiste sono sempre disposte a scendere in piazza per portare avanti le proprie istanze e ottenere la massima liberalizzazione possibile dell’aborto, dell’eutanasia o di altre condotte lesive della vita umana innocente. Il mondo pro-life come può rispondere a tutto questo? Alcune iniziative dei Universitari per la Vita…

Carissimi lettori di Punto Famiglia, mi presento, sono Fabio Fuiano e da qualche mese ho assunto il ruolo di Presidente della realtà studentesca pro-life degli Universitari per la Vita. Il mio predecessore, Chiara Chiessi, il 4 ottobre scorso ha fatto un passo bellissimo entrando nell’ordine delle Francescane dell’Immacolata. Da lì lei prega intensamente per tutti noi che rimaniamo qui nel mondo, in trincea, a combattere per la difesa della vita umana innocente dagli attacchi che continuamente subisce. Quello che dico sempre, a chi si stupisce di una scelta così radicale, è che Chiara ora è passata ad un livello superiore della battaglia pro-life in quanto, potendo godere di una contemplazione di Dio più diretta rispetto a noi, la sua preghiera ci permette di disporre delle grazie necessarie a sostentamento della nostra battaglia.

Dopo avervi dato questa splendida notizia passo a descrivervi le attività che, come Universitari per la Vita, stiamo conducendo in questo periodo così delicato per il nostro Paese e per il mondo. Per prima cosa vorrei farvi partecipi di una grande gioia: recentemente abbiamo avuto la possibilità di pubblicare un nuovo libro (reperibile qui e qui), completamente edito Universitari per la Vita ed intitolato “Una difesa della vita senza compromessi – per minare l’ideologia pro-morte dalle fondamenta”. Per chi fosse interessato rimando il lettore ad un video di presentazione che ho pubblicato qualche tempo fa, in cui spiego l’interessantissima genesi di questo libro.

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Per quel che concerne altre attività, a causa dell’emergenza che viviamo, purtroppo gli studenti universitari (e talora anche liceali) non frequentano più fisicamente i luoghi di formazione dove eravamo soliti operare, motivo per cui abbiamo dovuto riadattare la nostra strategia e ripiegare in buona parte su iniziative online. Facciamo un largo uso dei social network e delle app di messaggistica per diffondere buoni contenuti. Recentemente abbiamo pubblicato un nuovo video sia su Facebook che su Youtube, dedicato interamente alla demolizione del dogma per eccellenza del mondo abortista: quello della “libertà di scelta”. In aggiunta a Facebook e Youtube, abbiamo anche un canale Telegram che aggiorniamo sempre con i nostri contenuti. Oltre a questo organizziamo spesso anche delle attività live come talk e cineforum. I talk hanno come scopo quello di confrontarci tra di noi, scambiarci idee e formazione sui temi più importanti della bioetica (dall’aborto alla fecondazione artificiale, dal suicidio assistito all’eutanasia) cercando sempre di puntare sulle radici che hanno permesso alla cultura mortifera di imporsi nella nostra società. I cineforum, d’altra parte, sono aperti a tutti quanti e puntano a creare un dibattito sui medesimi temi dopo la visione di un film la cui trama rimandi ad essi. 

Proprio stasera faremo un altro cineforum: vedremo un film molto particolare intitolato “Marie Heurtin – Dal buio alla luce” che narra la storia di una suora e una ragazza sorda, muta e cieca, del loro burrascoso rapporto, e di come tramite la perseveranza è possibile riuscire a passare, appunto, dal buio alla luce. Nella società in cui viviamo i sostenitori della “qualità della vita” non esiterebbero a dire che la ragazza protagonista, essendo sorda, muta e cieca, non è degna di vivere. Ma questo film mostra che la nostra vita è intrinsecamente degna, che nonostante vi siano delle menomazioni è possibile viverla al massimo delle proprie possibilità. E che nessuno può arrogarsi il potere di porre fine alla vita di un essere umano innocente sulla base di criteri del tutto arbitrari e, in ultima analisi, anche totalmente illogici.

Infine, vorrei fare un accenno ad una iniziativa che sta enormemente a cuore a tutti noi: la Marcia per la Vita. Come sapete, l’anno scorso purtroppo non è stato possibile scendere fisicamente in piazza per manifestare il nostro sdegno contro i tremendi attacchi alla vita nascente e morente dell’ultimo periodo e che neanche il Covid-19 è riuscito a frenare. È incredibile che indipendentemente dalle condizioni circostanti (pandemia o meno, condizioni climatiche estreme ecc.) le forze abortiste sono sempre disposte a scendere in piazza per portare avanti le proprie istanze e ottenere la massima liberalizzazione possibile dell’aborto, dell’eutanasia o di altre condotte lesive della vita umana innocente. Il mondo pro-life come può rispondere a tutto questo? Non possiamo protestare contro l’aborto dalla comoda poltrona di casa nostra. Con un recente video, pubblicato sulla pagina ufficiale della Marcia per la Vita, si è ribadita l’importanza di scendere in piazza e urlare che non siamo disposti a tollerare che anche un solo innocente in più venga ucciso. È per questo che invito tutti i lettori ad unirsi a noi il 22 maggio, a Roma, e ad invitare quante più persone possibile. Uniti possiamo davvero fare la differenza ed essere la voce di coloro che non hanno voce.




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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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