Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

19 aprile 2021

19 Aprile 2021

Ciò che serve per vivere

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,22-29)
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Il commento

Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna” (6,27). Dobbiamo leggere queste parole a partire dalla pagina precedente, quella che narra il miracolo dei pani. Quell’imprevista abbondanza di cibo ha fatto scattare l’applauso, quella sazietà, ha suscitato una comprensibile illusione, la gente pensa di aver trovato il Messia annunciato dai profeti capace di fare giustizia in una società dove l’ingiustizia è la norma; e capace di non far mancare il pane, il cibo dei poveri. Si tratta di un sentimento legittimo che risponde alla dignità della persona e realizza le promesse che Dio ha consegnato a Israele, come leggiamo in tante pagine bibliche: “Egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri” (sal 72, 4. 12-13). Da una parte Gesù risponde alle legittime attese della gente e dall’altra compie le parole della Scrittura. 

L’entusiasmo della folla è più che giustificato. Eppure Gesù chiede di guardare oltre. Ricercare solo ciò che risponde alle necessità materiali significa perdere l’appuntamento con la vita, con quella verità che Dio ha nascosto nel cuore dell’uomo. Le parole di Gesù sono ancora più vere per noi che viviamo in una società che ha fatto del benessere il suo criterio di riferimento. Quando diciamo che cerchiamo ciò che serve per vivere, pensiamo sempre e soltanto alle cose materiali, come se queste fossero indispensabili, le altre possono attendere. È questo il grande inganno. Ci fermiamo alle apparenze, alle cose che si vedono, a quelle che rispondono alle esigenze più immediate. E dimenticare ciò che davvero conta, quello che riempie di vita i nostri giorni, quello che può dare senso al nostro vivere. Le parole di Gesù sono piuttosto dure. Così facendo egli ci insegna che un vero Maestro non accarezza la folla, allo scopo di avere o accrescere il proprio consenso. Chi agisce così cerca se stesso e non si preoccupa del vero bene degli altri. Oggi chiediamo la grazia di avere pastori che, con la parola e con la parola, aiutano il popolo a non arrendersi alle mode ma a cercare quella pienezza che solo Dio può dare.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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