Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

23 aprile 2021

23 Aprile 2021

Appuntamento con la Vita

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,52-59)
In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

Il commento

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui” (6,56). Ogni volta che partecipiamo alla celebrazione eucaristica riceviamo la vita di Dio, quella che non muore. Si rinnova misticamente quel soffio divino (Gen 2,7) che, all’inizio dei tempi, ha dato alla creatura umana la sua forma specifica, quella di essere sulla terra l’immagine di Dio. Attraverso il Pane eucaristico entriamo in comunione con il Verbo fatto carne, una comunione piena: tutto ciò che appartiene a Gesù viene donato anche a noi. Riceviamo così la sua fedeltà al Padre, il suo amore per l’umanità, la sua disponibilità a fare della vita un’offerta senza misura malgrado la fatica e l’ostilità … Insomma, possiamo dire di essere alter Christus. La grazia ricevuta nel battesimo si rinnova. La partecipazione eucaristica alimenta una reale e intima unità con Dio, infinitamente più profonda di ogni altra relazione umana. Questo legame non toglie valore a tutte le altre relazioni anzi diventa la premessa per dare agli affetti umani una forma divina. L’amicizia, l’amore nuziale, la comunione fraterna… tutto viene rivestito di quella luce che viene da Dio.

L’esperienza eucaristica dona un nuovo respiro alla nostra vita. La spiritualità cristiana è per sua natura una spiritualità carnale nel senso che riveste di eternità la condizione umana. La quotidiana e faticosa esistenza diventa così il sacramento della divina Presenza. Questa consapevolezza dona gioia e fatica: da una parte la gioia di sapere che ogni gesto è un frammento del mistero; e dall’altra la fatica di vivere ogni cosa nella luce di Dio. Niente può e deve essere escluso. Vivere la fede o fare esperienza di Dio, non significa sperimentare chissà quali voli mistici, situazioni irripetibili in cui il divino appare nella sua luce abbagliante, ci basta vivere ogni momento sotto lo sguardo di Dio. Tutto questo è possibile proprio grazie all’incontro eucaristico in cui il divino incontra la nostra fragile umanità e la riveste di eternità. Oggi chiediamo la grazia di coltivare questa consapevolezza per fare di ogni Messa un appuntamento con la Vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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1 risposta su “Appuntamento con la Vita”

SIGNORE DONACI LA GRAZIA di coltivare questa consapevolezza per fare di ogni Messa un appuntamento con la Vita.

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