Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

25 aprile 2021

25 Aprile 2021

Espellere la parola “mio”

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 10,11-18)
In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

Il commento

Il buon Pastore dà la vita per le sue pecore” (10,11). Lo stile del buon Pastore è segnato dalla totalità, Gesù non teme di mettere in gioco la sua stessa vita. Non fugge dinanzi al pericolo, come fa il mercenario (10,12-13), anzi è pronto a donare tutto, a donare se stesso. Non possiamo donare agli altri la vita di Dio, se non siamo pronti a dare la nostra stessa vita? I pastori della comunità ecclesiale non sono funzionari che danno un po’ del loro tempo; né sono operatori qualificati, che mettono a disposizione la propria competenza, I pastori, vescovi e presbiteri, s’impegnano a donare tutto, tempo ed energie, libertà e volontà, pensieri e affetti. Tutto è consegnato a Dio una volta e per sempre. Per conseguenza, tutto viene donato alla comunità dei fratelli. Se tutto è donato a Dio, nulla ci appartiene. Nel rievocare la sua esperienza episcopale, Giovanni Paolo II scrive: “dall’elenco delle parole che uso ho deciso di espellere la parola “mio” (Alzatevi, andiamo, 105). Questa scelta è il punto d’arrivo di un lungo cammino interiore ma diventa anche il punto di partenza per essere immagine fedele di Gesù, buon Pastore. 

La vocazione è un dono di Dio, è una voce che viene dal Cielo e s’intrufola nei pensieri e nei progetti che ciascuno coltiva: “Quando il Signore incendia il cuore, non si può spegnere la speranza. Quando il Signore chiede un , non si può rispondere con un forse” (Papa Francesco, 20 aprile 2018). Mentre ringraziamo il Signore per i numerosi e santi testimoni che hanno saputo guidare il popolo di Dio, oggi preghiamo per i vescovi e i sacerdote che Dio ha donato alla sua Chiesa perché, fedeli alla vocazione ricevuta, sappiano testimoniare e comunicare l’amore per l’Eucaristia, segno visibile e fecondo di Colui che ha donato la sua vita. In comunione con tutta la Chiesa, vogliamo elevare una speciale preghiera perché i giovani, che vivono il tempo luminoso e faticoso del discernimento, abbiamo il coraggio di rispondere con un eccomi sincero e totale. Affidiamo questa intenzione a Maria, Vergine del Sì.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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