“Niente romanticismi”… ma che vuol dire?

coppia

La cultura laica si sforza di differenziarsi da quella cristiana soprattutto quando si parla di amore tra un uomo e una donna. Ma esiste davvero una differenza tra il bacio cristiano e quello laico?

“È stato bello far l’amore con te, ma ora vattene. Niente romanticismi”. Questa è una scena della nuova serie su Rai 1 della fiction “La compagnia del cigno 2”, che racconta le vicende del conservatorio di musica “Giuseppe Verdi” di Milano con i suoi allievi (che sono anche gli attori) e i suoi professori, a partire dal severo direttore d’orchestra Luca Marioni (Alessio Boni) e dalla moglie insegnante di piano Irene (Anna Valle).

La scena ideata dallo scenografo e diretta dal regista ha fatto recitare questa parte alla giovane protagonista ipovedente e ad un ragazzo conosciuto da poco e “che ha un buon odore” (così dice la ragazza che usa molto l’olfatto quando incontra qualcuno). Dunque l’idea è dello scenografo. Il messaggio da lanciare è chiaro: si può “fare sesso” (come dicono i giovani) quando si desidera e con la persona che “piace” in quel momento, senza coinvolgimento affettivo. Tu mi piaci, io ti piaccio e questo è sufficiente, per ora.

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L’impulso e l’attrazione sono il filone di molte fiction televisive. Ed infatti il clima della narrazione è triste, pesante, senza energia di vita, senza sorrisi. Tutto gira intorno al vissuto soggettivo, dove gli altri sono possibili antagonisti. I dialoghi sono aggressivi o, al contrario, annoiati con venature di angoscia esistenziale. Le scene sono ben curate, le immagini fatte col drone sono belle ma il contrasto fra queste, la trama della fiction e i volti tristi rimane.  Per ricalcare la modernità, come si dice ora, nella fiction c’è anche una coppia omosessuale di due uomini, che hanno un modo un po’ litigioso e sospettoso di rapportarsi. È lo scenografo che vuole così.

I due protagonisti della scena sessuale, per fortuna non esibita sotto la telecamera, si sono “usati” l’un l’altra. Tutto consumato in pochi minuti, lasciando dopo un senso di noia e vuoto. Infatti è proprio così e la ragazza, dopo i commenti sulla prestazione sessuale, manda via il ragazzo perché non si illuda con i romanticismi. Senza un amore stabile e donativo finisce sempre in questo modo. È proprio necessario mandare questo messaggio? Il sesso è “usabile” in questo modo?

La cultura laica si sforza continuamente di differenziarsi dalla cultura cristiana sull’amore fra un uomo e una donna. Dice di avere una sua linea di comportamenti e di valori e sembra volerli contrapporre alla visione che i cattolici prendono come riferimento. Ma l’amore umano è sempre lo stesso, da sempre! Non esistono “emozioni amorose” laiche e cattoliche. Non ci sono baci laici e baci cattolici. Non c’è un’attrazione laica e una cattolica. La realtà è più semplice di quanto la vogliamo descrivere. L’amore umano fra uomo e donna va approfondito, studiato, imparato, insegnato e testimoniato. L’amore umano, non una sua interpretazione.




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Gabriele Soliani

Gabriele Soliani, nato a Boretto (Reggio Emilia) il 24-03-1955. Medico, psicoterapeuta, sessuologo, adolescentologo, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine. Libero professionista. Ha collaborato per 9 anni al Consultorio Familiare diocesano di Reggio Emilia. Sposato con Patrizia, docente di scuola superiore. Vive a Napoli dal 2015. Ministro della Santa Comunione e Lettore istituito.

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