Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

2 maggio 2021

2 Maggio 2021

Parole da stampare

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,1-8)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Il commento

Io sono la vite vera” (15,1). Il Vangelo che oggi proclamiamo ha un’importante fondamentale per comprendere il ruolo salvifico della Chiesa. Gesù descrive il rapporto tra lui e i discepoli con l’immagine assai efficace della vite e i tralci. I tralci sono legati alla vite, ricevono vita attraverso la vite. Non possiamo nemmeno immaginare i tralci senza la vite. Se dunque Lui è la vite vera, grazie a Lui possiamo partecipare a tutta la pienezza di Dio. San Gregorio di Nazianzio scrive che Dio si è fatto uomo senza perdere la sua identità divina, egli è “uno di noi” e nello stesso tempo, “uno della Trinità”. Ecco la grande opportunità che Dio concede all’uomo: se siamo uniti a Gesù la nostra umanità diventa una vigna feconda. Alla luce di questa premessa, possiamo comprendere sia la vigorosa esortazione a restare in Lui (15,5) che il vivace ammonimento a non staccarsi da Lui: “Chi non rimane in me viene gettato via [éxōcome il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano” (15,6). Sono parole da stampare nel cuore, se non vogliamo smarrire la meta. L’avverbio significa fuori e ricorda che senza di Lui non possiamo realizzare la nostra vita e non abbiamo la possibilità di partecipare al Regno della luce.

Nulla possiamo senza di Lui. Al contrario, chi accoglie Gesù e si lascia trasformare dalla sua Parola, diviene ambasciatore di Dio, un pacifico costruttore della civiltà dell’amore. Ci sono tanti cristiani che, sedotti dalle ideologie di questo mondo, non danno alla fede il ruolo che merita. Noi invece crediamo che tutto viene da Dio, senza di Lui ogni sforzo è destinato al fallimento. Chi ha questa consapevolezza s’impegna a dare più spazio all’ascolto di quella Parola che purifica il cuore; si accosta con maggiore frequenza il sacramento della Riconciliazione per ricevere il Perdono di Dio che sana ogni ferita; partecipa il più spesso possibile alla mensa eucaristica per ricevere il Pane della vita. All’inizio di questo mese, affidiamo questi desideri all’intercessione della Vergine Maria, Regina di tutti i Santi.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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1 risposta su “Parole da stampare”

Signore aiutaci a non lasciarci sedurre dalle ideologie di questo mondo!!! SS Vergine Maria sorreggici in questo faticoso cammino di “non illusione”!!! AVE MARIA PIENA DI GRAZIA, IL SIGNORE E’ CON TE!!
Grazie don Silvio e Buona Domenica a tutti,
Mariaconcetta

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