Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

7 maggio 2021

7 Maggio 2021

Le parole della comunione

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,12-17)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Il commento

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi” (15,12). All’inizio e alla fine dell’insegnamento evangelico troviamo il comando dell’amore (15, 12.17). Al centro però troviamo la radice e la ragione ultima, la motivazione e la forza di questo amore: “vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi” (15,15). Il verbo [légō] è al perfetto, indica un’azione compiuta i cui effetti durano anche oggi. Nelle parole di Gesù ci sono almeno tre elementi: 1) “vi ho chiamato”: l’incontro con Gesù non è frutto del caso ma una vocazione, appartiene ad disegno che abbraccia i secoli; 2) “amici”: Gesù non ci chiama soltanto ad essere discepoli e collaboratori (servi) ma amici, questa parola fa pensare al dialogo e alla confidenza; 3) “tutto ciò che ho udito dal Padre”: l’amicizia con Gesù ci fa entrare nell’intimità di Dio, ci rende partecipi delle confidenze e della missione che Gesù ha ricevuto dal Padre. La comunione con Gesù si struttura attorno tre parole fondamentali: la vocazione, l’amicizia, il dialogo.

La fede non consiste nel sapere qualcosa di Dio e neppure nel fare qualcosa per Dio. Credere significa entrare nella comunione con Dio, nella forma più intima. È bello pensare che quest’esperienza, che si realizza in tante forme, trova la sua più fedele e significativa espressione nell’adorazione eucaristica. La presenza eucaristica, infatti, è il mirabile prolungamento dell’incarnazione, quando preghiamo dinanzi al Santissimo abbiamo l’intima certezza di incontrare Gesù di Nazaret  Si racconta che, vedendo un contadino che ogni giorno si recava in chiesa, sempre alla stessa ora e restava un po’ di tempo dinanzi al Tabernacolo, il Curato d’Ars un giorno gli chiese cosa facesse. E il contadino, con la semplicità degli umili, rispose: “Nulla, signor parroco…io guardo Lui e Lui guarda me”. Tutto qui! La fede non è cosa complicata, come alcuni credono. Nella sua essenzialità consiste nello stare dinanzi al Signore.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

1 risposta su “Le parole della comunione”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.