1 giugno 2021

1 Giugno 2021

Restiamo nel cuore di Gesù | 1 giugno 2021

Lasciamo il cuore di Maria per volgere il nostro sguardo al Cuore di Gesù che in questo mese di giugno contempliamo in modo tutto speciale. Scavando nella memoria, con il sopraggiungere ormai dell’estate, mi sembra di sentire ancora il profumo degli alberi da frutto del giardino dei miei nonni paterni. È lì che mi rifugiavo da bambina, quando la scuola era ormai conclusa e per sfuggire al caldo dell’appartamento in pieno centro in cui vivevamo, mia madre mi mandava dai nonni a “recuperare un po’ di colore”, lei diceva.

Amavo quella casa in campagna: era al centro di un giardino immenso, fitto di alberi e di piante fiorite. Aveva un piccolo cucinino all’esterno e una camera al primo piano profumata di biancheria pulita e bianchissima. Adoravo soprattutto la tenerezza dei miei nonni, persone semplici e piene di affetto per noi nipoti. Pensate che io a sette anni ero ancora convinta che l’albero da frutto davanti al portone di casa produceva caramelle Rossana. Mio nonno le sistemava tra i rami accuratamente quando non c’ero e io stupita le dicevo: “Guarda nonno, l’albero ha fatto le caramelle!”. Guarda caso le mie preferite.

Poi c’erano papere, galline, uccellini che cinguettavano felici. Ma soprattutto c’era la fede. Una fede rocciosa, soprattutto di mia nonna Giovanna. Una fede che la faceva alzare presto al mattino, prima dell’alba per andare a piedi a Messa e la parrocchia era lontana, molto lontana da casa. Una fede che nel mese di giugno, di ogni anno le faceva addobbare a festa il quadro del Sacro Cuore di Gesù che custodiva gelosamente nella sala da pranzo, l’unica stanza della casa oltre la camera da letto.

Nel giorno dedicato alla solennità del Sacro Cuore in giardino, io e lei preparavamo per la Santa Messa. Dalla cassa dove teneva la sua biancheria più pregiata, prendeva una tovaglia bianca tutta traforata con angeli e rose, la sistemava con cura sulla tavola che fungeva da altare. Ai piedi metteva il quadro del Sacro Cuore tutto adornato di rose dai mille colori e profumatissime. Sistemava una candela bianca che ogni anno acquistava nuova e ci sedevamo sotto il portico vestite dell’abito più bello ad aspettare la gente del vicinato e il padre redentorista che dalla Basilica di Sant’Alfonso veniva per celebrare l’Eucaristia.

Il sacerdote parlava della devozione di sant’Alfonso al Sacro Cuore. Non ricordo le sue parole, ricordo però lo sguardo attento di mia nonna ricco di commozione. Con gli anni ho sempre pensato che avesse chiesto al Sacro Cuore qualche grazia speciale ma non le ho mai domandato quale. Quando mi sono sposata ho chiesto di poter avere quel quadro nella mia casa ed ora è qui. E con l’immagine, mi resta questa eredità, questo amore viscerale. Questa certezza, che l’amore di Dio si rivela nel cuore del Figlio, passa attraverso il cuore di chi ama.

Con questa dolcezza mi appresto a celebrare questo mese. Vi invito a fare vostre la preghiera di Santa Teresa di Gesù Bambino: “Mio Dio, vi offro tutte le azioni che compirò quest’oggi con le intenzioni e per la gloria del Sacro Cuore di Gesù; voglio santificare i battiti del mio cuore, i miei pensieri e le mie opere, anche le più semplici, unendole ai suoi meriti infiniti, e riparare le mie mancanze gettandole nella fornace del suo amore misericordioso. O mio Dio, voglio domandarvi per me e per quelli che mi sono cari, la grazia di adempiere perfettamente la vostra santa volontà, di accettare per vostro amore le gioie e le pene di questa vita passeggera, perché noi siamo un giorno riunite nei Cieli per tutta l’eternità. Così sia”.


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