7 giugno 2021

7 Giugno 2021

Dobbiamo diventare genitori-faro | 7 giugno 2021

Qualcuno pensa che i genitori quando i figli son diventati grandi e hanno civilmente l’età per fare le loro scelte liberamente, hanno concluso buona parte del loro lavoro. Si sbagliano di grosso.

Effettivamente vengono a scemare piano piano tutti quegli elementi di accudimento pratico che sono molto evidenti da piccoli: preparare loro da mangiare, aiutarli a vestirsi, pulire la loro cameretta, ricordare loro gli impegni scolastici o sportivi (a dir la verità sarei molto felice di continuare a fare queste cose ma la mia prole di 1 metro e 92 mi redarguisce solo con uno sguardo reclamando la sua autonomia e il suo disagio per una madre troppo affettuosa).

Dobbiamo poi aggiungere che anche gli aspetti educativi più legati alla trasmissione dei valori, della fede e delle virtù sono perseguiti con minore assiduità. Studi scientifici di natura pedagogica dicono che un bambino assorbe questi valori dalla nascita fino al decimo anno di età. Tutto quello che viene fatto o detto dopo non aggiungono molto alla formazione della persona.

Dunque genitori di tutto il mondo quando i nostri figli hanno vent’anni possiamo ritirarci in buon ordine? Direi proprio di no. Inizia la fase che io ho definito del faro. Siamo chiamati a diventare genitori-faro. Cosa fa il faro? Indica ai naviganti la terra e lo fa attraverso la luce posta in alto sulla torre. Specie quando il mare è in tempesta e le barche si trovano in difficoltà, il faro riconduce il navigante in salvo. Così i genitori, quando i figli cominciano a fare le loro scelte e magari si allontanano per studio o lavoro, restano quelle torri che fanno luce, che indicano la strada del Bene, che continuano a brillare di amore nella notte. Non possono risolvere le difficoltà che un figlio vive, ma possono ricordargli come uscirne, possono indicare il porto sicuro che non sono loro ma il cuore di Cristo.

Ieri sera ho visto due bellissimi genitori faro: Tonino e Giovanna e le loro cinque figlie. Tre hanno scelto la via del matrimonio, una ha timidamente ma con fermezza nella Celebrazione Eucaristica del Corpus Domini, cominciato il postulato nella Piccola Famiglia di Emmaus. Un momento commovente. Li vedevo da lontano osservare questa figlia poco più che ventenne che ha scelto la via della verginità. Quanta trepidazione ci sarà stata nel loro cuore? Quante domande nel vedere questa figlia scegliere Dio come il tutto della sua vita? Eppure non erano accanto a lei o dietro di lei. È vero hanno il ministero del canto e dunque erano nel coro ma a mio avviso è un segno esteriore che indica qualcosa di molto più profondo.

Se Paola, la figlia, avesse spostato di poco il suo sguardo, li avrebbe visti. Loro erano lì come un faro, insieme, uniti come nel giorno in cui hanno generato quella figlia nella carne e in quel momento si univano di nuovo per generarla alla sua scelta vocazionale. Sono stati e restano quella luce, quel faro che mostra il porto sicuro: la vita in Cristo. Non senza sofferenza, non senza i dolori di un nuovo parto.

In fondo, come dice sempre mio marito che non è una donna ma ha anche lui profondi pensieri generativi, dovuti credo alla paternità: “I figli sono dolori piccoli da piccoli e grandi da grandi”. Una sapienza popolare vera più che mai.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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