CORRISPONDENZA FAMILIARE

di don Silvio Longobardi

Fare dell’amore un pellegrinaggio. Un (im) possibile itinerario

12 Luglio 2021

Via Amoris

Sabato scorso si è tenuta la Via amoris, una veglia di preghiera dove gli sposi possono rileggere il cammino compiuto. Don Silvio: “La Via amoris invita gli sposi a vivere l’amore non come qualcosa che già possiedono ma come un pellegrinaggio, un cammino esigente e faticoso. L’autentico amore scomoda, chiede di uscire da se stessi e di mettersi in cammino per entrare nel cuore dell’altro”.

Sabato sera abbiamo vissuto la Via amoris, un appuntamento ormai tradizionale: una lunga veglia di preghiera in cui, alla luce della Parola di Dio, gli sposi hanno avuto la possibilità di rileggere il loro cammino. L’ascolto e il dialogo hanno trovato il loro sigillo nella Celebrazione Eucaristica notturna nella quale i coniugi, tenendosi per mano, hanno rinnovato il loro patto nuziale. L’ampio piazzale era pieno di sposi arrivati da luoghi diversi unicamente per chiedere la grazia di amarsi con fedeltà. Uno spettacolo meraviglioso. Quest’originale esperienza orante, che la Fraternità di Emmaus propone da alcuni anni, è vissuta nella cornice liturgica dei santi Luigi e Zelia, una coppia di sposi che ha fatto della fede la radice e la luce di tutta la vita coniugale.

Una serata carica di emozioni, certamente diversa da tante altre. Uno spazio in cui la memoria del cammino compiuto favorisce e s’intreccia con la consapevolezza dei tanti passi che restano ancora da fare. Poche ore dopo ho ricevuto alcune lettere di sposi che mi ringraziavano per aver dato loro l’opportunità di celebrare l’amore coniugale. Riporto solo alcuni frammenti di questa ricca comunicazione epistolare.

“Caro Padre,

desidero ringraziarti per la bella esperienza che ieri sera ci hai donato di vivere. Sicuramente in questo tempo abbiamo una disposizione interiore che ha facilitato il nostro ripercorrere la strada fatta per costruire il nostro noi coniugale ma la tua guida ci ha aiutato a vedere meglio la costante presenza di Dio e il Suo amorevole tenerci per mano. Inoltre ci ha suscitato la necessità di raccontarci la stima che ciascuno ha per l’altro. È stato incredibilmente bello che le lettere che ci siamo scambiati raccontano lo stesso desiderio di dire all’altro la stima, il bene vicendevole e la consapevolezza di essere accompagnati dalla presenza di Dio vivo. Grazie perché ci hai aiutato a vivificare il nostro amore. Ci ha fatto bene e ci ha caricato di entusiasmo nuovo per continuare a vivere la nostra ordinaria storia d’amore.

Pina” 

Leggi anche: Luigi e Zelia: la “santità della porta accanto”

“Carissimo Don Silvio,

siamo stati strafelici di aver avuto la gioia di aver partecipato alla Celebrazione ieri sera. Sì è vero ero e sono particolarmente emozionata. In primis perché durante la tua catechesi ho pensato ai nostri 30 anni trascorsi insieme durante i quali ovviamente ci sono state anche zone grigie ma con la volontà di superare insieme tutti gli ostacoli. Alla base del nostro rapporto c’era e c’è ancora di più oggi la stima reciproca senza la quale, come ben hai evidenziato, non può esserci amore. […]

Tina”

La Via amoris invita gli sposi a vivere l’amore non come qualcosa che già possiedono ma come un pellegrinaggio, un cammino esigente e faticoso. L’autentico amore scomoda, chiede di uscire da se stessi e di mettersi in cammino per entrare nel cuore dell’altro. Non tutti sono disposti a farlo e molti di quelli che iniziano con sincero entusiasmo ad un certo punto si fermano, stanchi e delusi. Pensano di aver fatto abbastanza o ritengono di non poter/saper fare altro. Solo Dio può dare le energie per fare della la vita una via amoris. Chi trova in Dio il punto di partenza, grazie a Lui arriverà anche alla meta.

Nella catechesi che sabato sera ho proposto agli sposi, ho chiesto di intrecciare sempre più profondamente il cammino coniugale con una viva esperienza di fede. Quanto più sono immersi nel mistero tanto più diventano capaci di amarsi con quella pienezza che ha il timbro di Dio. Molti sposi si accontentano delle briciole, i desideri iniziali vengono riposti nel cassetto e la vita si veste di mediocrità. Così accade nel mondo ma “tra voi non sia così” (Matteo, 20,26): dice Gesù ai discepoli. Possiamo applicare questa parola anche agli sposi, mi piace tradurla così.

Mettetevi in ascolto di Dio: la sua Voce risuona attraverso la Parola biblica che è il vivificante principio di ogni esperienza di fede.

Lasciatevi accompagnare dalla testimonianza dei santi, in particolare quella dei santi Luigi e Zelia. La loro vita da una parte conferma la Parola e dall’altra suscita o custodisce il desiderio di vivere ogni cosa a partire e nella luce del Vangelo.

Amatevi con tenerezza, ricordando che la coniugalità è la prima opera che siete chiamati a realizzare con la più grande determinazione.

Siate l’uno per l’altro lo specchio di Dio e imparate a cercare e a fare insieme solo ciò che piace al Signore.

Non riempite la vita di cose, cercando a tutti i costi un benessere che, senza Dio, diventa vuota sazietà.

Chiedete la grazia di diventare apostoli per seminare il Vangelo nei solchi della vita e dare ad altri sposi la possibilità di conoscere l’amore di Gesù.

Non stancatevi di camminare nelle vie di Dio, anche se talvolta appaiono ripide e difficili da percorrere.

Che nessuno si fermi, sazio e soddisfatto del cammino compiuto. Chi desidera percorrere la via dell’amore scopre che il cammino abbraccia tutti i giorni della vita. Tutti i giorni, fino all’ultimo. È una strada che i santi Luigi e Zelia conoscono assai bene. La loro testimonianza insegna che, malgrado le tempeste della vita, è possibile custodire fedelmente la vocazione ricevuta. È questa la certezza che dona la forza di rimetterci ogni giorno in cammino. È questa la grazia che chiedo per tutti gli sposi.

Le foto della Via amoris: https://www.facebook.com/chiesasantimartin/photos/?ref=page_internal




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