BRICIOLE DI VANGELO

22 Settembre 2021

Non possiamo rimandare

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9,1-6)
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.

Il commento

Convocò i Dodici e diede loro forza e potere”. Inizia così il brano evangelico. Si tratta evidentemente di un passaggio significativo, un’altra e decisiva tappa dell’esperienza di fede. Questa chiamata conferma e approfondisce quella di prima in cui aveva scelto i Dodici (6, 12-16). Aveva dato loro un nome nuovo, li aveva chiamati apostoli (6,13), ora li rende capaci di esercitare la missione. Se ci fermiamo alle prime parole, questa chiamata appare come un incarico prestigioso, segno della fiducia che Gesù ripone nel gruppo apostolico. È bene però sottolineare che ogni incarico rappresenta un carico. Viviamo in un’epoca in cui tutti vogliono salire sul carro del vincitore, tutti vogliono incarichi di prestigio e pochi sono disposti a portare il carico della vita, tantomeno quello degli altri. Ogni incarico comporta una precisa e talvolta pesante responsabilità. In effetti, se continuiamo a leggere il Vangelo, scopriamo che “diede loro forza e potere su tutti i demoni e di guarire le malattie” (9,1). Proviamo a leggere tutto questo alla luce delle pagine immediatamente precedenti: l’improvvisa tempesta di vento (8, 22-25), lo scontro con l’indemoniato di Gerasa (8, 26-39), la guarigione della donna che da lungo tempo soffriva di emorragia e la resurrezione della figlia di Giairo (8, 40-56). Tutti eventi che richiedono una particolare forza.

Quando Gesù chiede agli apostoli di lottare contro il male e di curare gli infermi, gli apostoli hanno davanti agli occhi queste scene e comprendono perciò tutta la complessità del compito loro affidato. Sanno di non poterlo affrontare con le proprie forze ma non si tirano indietro. Avrebbero potuto dire di non essere ancora pronti e invece accettano la sfida: “Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni” (9,6). La coscienza della propria debolezza non è un muro ma una porta, evita di cadere nella presunzione e ci apre alla grazia. Se attendiamo di essere perfettamente preparati, rimarremo sempre in panchina. A noi basta sapere chi è Colui che chiama e manda.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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