4 Ottobre 2021

I bla, bla, bla di Greta Thunberg

Sono trascorsi tre anni dagli albori del fenomeno Greta. Dal 20 agosto del 2018, quando a soli 15 anni la Thunberg si sedette su un marciapiede davanti al Parlamento di Stoccolma con un cartello con la scritta “Sciopero scolastico per il clima”. Da quel momento la giovane è diventata l’icona dell’emergenza ambientale, la testimonial della catastrofe climatica che entro il 2050 se non si interviene in tempo porterà la Terra ad una specie di autodistruzione.

Nei giorni scorsi è stata a Milano insieme a Vanessa Nakate in occasione della Pre-Cop26, il meeting sull’ambiente che anticipa la conferenza Cop26 di Glasgow organizzata dalle Nazioni unite. Tanti i giovani radunati al suo seguito per chiedere la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nel mondo e sull’utilizzo delle fonti rinnovabili. Sono contenta di vedere i giovani impegnati per qualcosa di buono. Avrei qualche quesito da rivolgere loro a dir la verità su come personalmente combattono questa emergenza e cioè se utilizzano 12 ore al giorno lo smartphone, il forno a microonde, l’acqua per la doccia a quintali mentre ascoltano musica e solo prodotti confezionati per la merenda. Ma questo è un altro discorso che potremmo affrontare in un altro post.

Quello che non riesco a capire è perché Greta Thunberg, l’influencer per antonomasia delle campagne ambientaliste ora si sia schierata in modo così netto a favore dell’aborto. Nei giorni scorsi, in risposta alla legge in Texas sul divieto di abortire quando si sente il battito cardiaco del bambino, l’attivista con le treccine ha riportato sul suo profilo social un finto grafico a torta «The reasons why women have abortions» che elenca le ragioni che portano le donne ad abortire.

Il finto grafico riporta che: nel 60% dei casi l’aborto viene definito come una «scelta personale» della donna; ma pure negli altri casi – secondo il post di Greta – le cose stanno così, come dimostrano le altre sezioni del grafico, che praticamente inneggiano a non intromettersi nelle scelte delle donne: «Not your concern» (Non è un tuo problema) (10%), «Mind your Business» (Fatti gli affari tuoi) (8%), «Fuck You» (22%). In questo modo tutto è concentrato su un solo individuo, come se l’aborto avesse al centro un solo soggetto: la donna. E invece ne chiama in causa tanti, in primis il bambino nel grembo e poi il padre, il medico che procura l’aborto, il personale sanitario, eventuali parenti etc… Povera Greta, se nessuno ti dice la verità come fai a saperla.

Il principio anacronistico e davvero demenziale che segue la ragazza è quello secondo cui sulla Terra siamo troppi e, quindi, più aborti uguale più sostenibilità ambientale. Della serie, non so se ricordate un cartellone apparso qualche anno fa a Londra che conteneva una scritta: «Immagina una città meno affollata, fai la tua parte… sterilizzati!». Insomma sono incommentabili queste affermazioni e da educatore e da genitore non posso tollerare che la battaglia ambientalista risucchi dentro di sé quella per la vita. Ancora una volta si gioca attraverso gli influencer, per cambiare il modo di pensare dei giovani, per incidere in modo irreversibile sulle loro scelte future e sul rispetto del sacrosanto diritto alla vita. Dobbiamo essere attenti come popolo della vita e smascherare questo modo di fare e di pensare così subdolo e invasivo. Alla piccola Greta consiglierei di prendersi alcuni anni per studiare, riflettere sull’ecologia integrale, farsi una propria idea di come vuole spendere la sua vita invece di farsi utilizzare in questo modo.  


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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