BRICIOLE DI VANGELO

26 Novembre 2021

Solo Cristo non passa

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 21,29-33)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

Il commento

Il cielo e la terra passeranno” (21,33). Una verità ovvia ma spesso trascurata. Sappiamo che la terra ha una data di scadenza e sappiamo anche che il nostro corpo è come un abito che si consuma. Eppure ci aggrappiamo stupidamente alle cose che passano, come se fossero eterne, come se potessero durare per sempre, è come voler fare un viaggio in auto pur sapendo di non avere abbastanza carburante per arrivare fino alla meta. Tante volte ci comportiamo con scarsa ragionevolezza. L’affermazione del Vangelo è accompagnato da un annuncio che appare follia agli occhi del mondo: “le mie parole non passeranno” (21,33). Tutto passa ma le sue parole resteranno per sempre. C’è qualcosa che resta. Anzi, c’è Qualcuno che non passa. Da notare che Gesù consegna ai discepoli queste parole quando la sua avventura sta per finire nella maniera più drammatica. La consapevolezza dell’esito tragico della sua missione non gli impedisce di proclamare che la sua parola non potrà essere soffocata ed accompagnerà tutto il cammino della storia umana. Tutte le altre luci si spegneranno, poco a poco, la sua parola invece continuerà a risplendere in tutta la sua bellezza.

Ogni uomo è come l’erba e tutta la sua grazia è come il fiore del campo” (Is 40,6). Non c’è amarezza in queste parole ma sano realismo. La coscienza della caducità è solo la premessa per rinnovare l’annuncio: “Veramente il popolo è come l’erba; secca l’erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre” (40, 7-8). Tutto passa, passerà anche la scienza, oggi osannata come un idolo. Tutto ciò che esiste ha un’origine e una conclusione. Dio solo è il Vivente, Colui che vive per sempre. Se dunque vogliamo dare stabilità alla nostra vita, dobbiamo legarci a Lui, il Signore della storia. Se Dio resta per sempre, chi cammina nelle sue vie riveste di eternità i suoi giorni, come ricorda l’apostolo: “Il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!” (1Gv 2,17). Oggi chiediamo la grazia di accogliere con fiducia la parola di Dio.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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