21 Giugno 2022

Tradita dal suo Marco, che amava più della sua stessa vita

Celeste vaga per casa silenziosa. Anche i suoi passi hanno perso di consistenza. Più che camminare sfiora il pavimento leggera. Come se il suo stesso rumore potesse interrompere il flusso della sofferenza del suo cuore. Non si ferma quasi mai. Solo quando raggiunge la finestra del suo studio, ed è lì, con la fronte appiccicata al vetro, le mani strette dietro la schiena, che le lacrime cominciano a riaffiorare copiose come da una sorgente viva e nascosta.

E l’immagine del Vesuvio davanti a lei viene sostituita dai ricordi con Marco, il suo unico e solo amore. Le passeggiate mano nella mano a sera tardi sotto un cielo estivo puntellato di stelle, le risate a crepapelle abbracciati sul salotto di casa, le pizze e i dolci consumati in fretta per poi restare stretti in silenzio ad ascoltare il battito del cuore dell’altro. Anche le violenti litigate, le urla, le gelosie, ora che lui non c’era più, sembravano momenti di dolcezza e di appartenenza.

Era capace di restare ora in quella posizione. Dieci anni insieme non si cancellano con un colpo di spugna. Soprattutto quando la fine del loro rapporto, secondo Celeste, non rendeva giustizia di quegli anni meravigliosi. Marco un giorno aveva deciso da solo che quell’amore doveva finire. E lo aveva fatto. Di colpo era sparito. Senza un perché. Senza una ragione. Senza uno straccio di biglietto. Le parole d’amore evaporate come un bicchiere d’acqua posizionato alla calura del sole.

Celeste era distratta, in quel periodo troppe situazioni le toglievano il sonno e la lucidità. Non aveva badato molto al suo Marco. Per lei era un punto fermo, una roccia, un appiglio. Non avrebbe mai immaginato che la persona che amava di più al mondo si sarebbe improvvisamente trasformata come il suo nemico più grande. Per settimane ha cercato di rincorrerlo, di ricevere un perché. Per mesi è rimasta ad aspettarlo mentre ogni giorno si spegneva un po’ di più e la paura si impadroniva di ogni pensiero e di ogni raggio di luce. Una coltre di nera tristezza scendeva copiosa a coprire il suo cuore.

A tratti si sentiva sull’orlo di un precipizio. Ma non riusciva a muoversi, né a discostarsi. Forse inconsapevolmente attendeva solo che una folata di vento la spingesse giù. Apparentemente la sua vita continuava: il lavoro, gli amici, la casa… Dentro di lei le domande si affollavano, discutevano tra loro, facevano a botte e la lasciavano ogni giorno più stanca. Le spiegazioni erano diverse, quasi sempre sentiva che era lei la causa di tutto. Lei con la sua distrazione, il suo dare per scontato tutto, il suo essere concentrata troppo sul lavoro, i suoi chili in più.

Poi un giorno un amico per caso – ma chi ci crede al caso?! – decise di dare un nome alla sua sofferenza. Marco aveva semplicemente cominciato da tempo, quando ancora giurava di amare Celeste, una relazione con un’altra persona. Ed era felice. Almeno così sembrava. In fondo era la cosa più scontata e banale di questo mondo. Niente di tutte le congetture filosofiche, esistenziali, interiori che lei aveva pensato e sulle quali si era arrovellata per mesi. Il suo Marco era molto più banale di quanto pensasse. 

Da quel momento è cominciata per Celeste la rinascita. Il tradimento – io traduco in sofferenza inflitta improvvisamente e violentemente ad una persona che ti ama – diventa il trampolino di lancio. Doveva ricominciare. Ripartire. Perdonare e perdonarsi. Con l’aiuto di Dio doveva farcela. Oggi i suoi passi hanno ripreso consistenza. Quando la sento arrivare dalla scrivania del mio studio riconosco il rumore del suo incedere e sorrido ripensando alla scena di qualche giorno fa. Si è seduta davanti a me e mi ha detto: “Racconta la mia storia. Dai un senso alla mia sofferenza. Fallo per quanti con tanta facilità passano da un amore all’altro cercando chissà cosa!”. Ed io l’ho fatto. Per te Celeste che sei diventata con gli anni ancora più bella.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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