25 Giugno 2022

Sentenza Roe vs Wade: dopo 49 anni la vittoria delle madri e dei loro figli

Alla fine il mio Cuore immacolato trionferà”: queste le parole che la Madonna rivolse cento anni fa ai tre pastorelli di Fatima durante l’Apparizione del 13 luglio 1917. Oggi assaporiamo un aspetto di questa vittoria con l’annullamento da parte della Corte Suprema della sentenza nella causa Roe versus Wade che, nel 1973, ha legalizzato l’aborto.

I supremi giudici statunitensi hanno così restituito ai 50 Stati il ​​potere di legiferare in materia. Come sappiamo non tutti sono governati da abortisti e dunque come popolo della vita possiamo ben sperare che almeno la metà o anche di più sceglieranno di abrogare o anche di limitare fortemente la possibilità di abortire. Potere assoluto e illimitato che dal 1973 attraverso le cliniche abortiste Planned Parenthood ha portato alla morte nel seno di una madre di oltre 62 milioni di bambini. Le stesse cliniche che hanno finanziato molte campagne presidenziali del Partito democratico. Si stima che dopo questa storica sentenza centinaia di cliniche dovranno chiudere.

È una data storica per noi popolo della vita. Perché? Finalmente si riconosce il diritto alla vita del concepito. Finalmente non si guarda solo alla donna, ai suoi diritti ma anche al bambino nel suo grembo. Anzi io vorrei dire, facendo un passo in più, senza cadere nella dicotomia donna-bambino, che finalmente la madre non è più divisa dal figlio e viceversa. È un tutt’uno di cui la società deve prendersi cura e tutelare.

Un encomio va soprattutto ai giudici della Corte Suprema che nello specifico, si è pronunciata nel caso Dobbs contro la Jackson Women’s Health Organization, una clinica per aborti della capitale del Mississippi. “È tempo di prestare attenzione alla Costituzione e restituire la questione dell’aborto ai rappresentanti eletti del popolo”, afferma la sentenza firmata dal giudice Samuel Alito, con il sostegno dei suoi colleghi Clarence Thomas, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett. I loro nomi resteranno scritti nel libro della vita.

Nonostante le proteste violente e le minacce che questi giudici hanno dovuto subire quando a fine maggio il sito Politico aveva anticipato che la sentenza Roe vs Wade avrebbe potuto essere cestinata, essi non hanno ceduto. Hanno combattuto contro la cultura dominante e addirittura contro il proprio Presidente e il suo entourage. In quale Paese occidentale tutto questo sarebbe stato possibile? Non me lo immagino.

Continuo a pensare che questa sentenza salverà molti bambini dall’aborto, tante mamme dal dolore postumo dell’interruzione di gravidanza. Spero che le ricadute possano arrivare anche qui in Italia dove il diritto di abortire è intoccabile. Dobbiamo lavorare per ridare alle donne la possibilità di accogliere la Vita, sempre.

Oggi i titoli dei giornali in Italia ripeteranno sicuramente la minestra riscaldata dei diritti delle donne, molti si stracceranno le vesti, altri profetizzeranno il ritorno al Medioevo e agli aborti clandestini. Noi per un giorno festeggiamo la vittoria del bene sul male. Da domani sappiamo che dobbiamo continuare la nostra buona battaglia accanto alle donne e ai loro bambini.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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