Sui passi di Gesù

Il profumo della sinodalità

Papa Francesco

(Foto: giulio napolitano / Shutterstock.com)

di don Domenico D’Ambrosi

Il progetto di sinodalità che vuole Papa Francesco è quello che emerge dalla sua enciclica “Evangelii gaudium”, dove è l’intera comunità ecclesiale, cioè l’intero popolo di Dio, che deve porsi nello stile e nelle opere proprie del Vangelo per essere buon Samaritano tra le complesse realtà dell’intera umanità. Un modo per colmare quella frattura tra clero e fedeli a tratti sterile. Con queste semplici riflessioni intendiamo offrire i criteri per vivere insieme questo faticoso ma necessario cammino.

GRAZIE, PAPA FRANCESCO, per aver messo in programma di farci riscoprire e vivere la Sinodalità della Chiesa nelle sue tre dimensioni essenziali; Comunione – Partecipazione – Missione! Il nostro sguardo è così rivolto verso l’ottobre 2023, quando nel Vaticano ci sarà il culmine di tale evento. Intanto il nostro cuore è già coinvolto, perché già ora siamo chiamati a vivere questa esperienza.

Vorrei cogliere insieme a voi la bellezza della Sinodalità vissuta in alcune realtà della vita quotidiana: la famiglia e la Comunità Ecclesiale o Parrocchiale. In verità, tutti gli ambienti, tutte le realtà dovrebbero avere e donare il profumo della Sinodalità. Sì, perché – ne sono convinto – il Primo ad aver fatto esperienza di Sinodalità è Gesù, che ci ha detto e rassicurato: “Dove due o più sono uniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,20).

E Lui, infatti, quando ha iniziato la sua missione, ha chiamato i Dodici perché condividessero la sua missione. Nel vivere la missione, hanno imparato lo spirito di Gesù, lo stile di Gesù, il cuore di Gesù. E tutto questo lo hanno capito ed è entrato nel loro cuore STRADA FACENDO!

Sinodo, infatti, vuol dire: Camminare insieme!

Gesù aveva detto a loro: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”. Eccoli seguire Gesù ascoltarlo, vederlo mentre accoglie peccatori ed ammalati, mentre si china e si mette sulle spalle chi è nel buio e nelle ferite e nello sconforto della vita o nel fallimento di essa.

La sua tenerezza, la sua misericordia, il suo fermarsi a dialogare, il suo annunciare la buona e lieta Parola, il suo raccontare storie di vita quotidiana pregne di significati, incanta gli Apostoli, li illumina, capiscono la Verità di Dio dalle opere che sta facendo.

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Stanno alla scuola di Gesù, alla Scuola del Maestro! E capiscono … e si dicono dentro: “Così dovremmo parlare, operare anche noi!”. Ci provano con fiducia e con gioia quando Gesù li manda a due a due ovunque per sperimentare e far sperimentare tutto questo: è la loro prima esperienza di Sinodalità! E quando sarà la loro volta. dopo la Pentecoste, eccoli uniti nel nome del Signore e …annunciare e … compiere prodigi di fede e di amore.

Non da soli, ma nel nome di Gesù; non loro al primo posto, ma Gesù; uniti nel suo nome! Ed essere uniti nel suo nome è pace , è luce , è gioia , è bontà , è misericordia , è perdono, è umiltà, è dare la vita, è vittoria.

È la sua presenza viva ed operante attraverso di loro … attraverso di noi! È l’esperienza meravigliosa e fruttuosa della sinodalità, con Gesù in mezzo a noi oggi! Partiamo. Incominciamo a vivere così, come Gesù con gli apostoli, come gli apostoli con Gesù! Ora tocca a noi: è l’esperienza universale della sinodalità!
Nota per i lettori: Nei prossimi articoli affronteremo: la sinodalità in famiglia e la sinodalità nella Chiesa.




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