26 Settembre 2022

“Signore, se ci innamorassimo di te…”

Sono tornata da Matera con un cuore colmo di gratitudine per l’esperienza viva di Chiesa vissuta. Lì nella città del pane e dei Sassi si è riunita e si è riconosciuta una Chiesa non autoreferenziale, non legata solo alle opere sociali ma una comunità ecclesiale che si è messa dietro al Maestro. L’immagine più bella ed eloquente di questi quattro giorni di grazia è stata infatti per me la Solenne Processione Eucaristica che dalla parrocchia di san Pio X si è sviluppata tra le strade della città fino ad arrivare in piazza san Francesco D’Assisi.

L’organizzazione impeccabile, gli altoparlanti disseminati in ogni angolo lungo le strade, hanno permesso una preghiera attenta e profonda nonostante il serpente di persone fosse davvero molto lungo. Gesù passava, guidava il suo popolo e tutti noi, dal bambino al cardinale più vicino al Papa, eravamo dietro di Lui. Seguivamo Lui. Non un’idea, non uno slogan, non un programma di vita ma una Persona vivente, un Maestro autorevole, il Principe della pace, il Re dei re.  

Mi piaceva pensare che, come duemila anni fa, tra le strade della Palestina, il Maestro annunciava, parlava, guariva i cuori induriti, radunava intorno a sé, zittiva le parole inutili e superflue. Restava Lui, la sua Presenza ci univa, ci fortificava, ci rendeva Chiesa. E anche se taluni lo ignoravano o continuavano tranquillamente a fare le loro cose, Lui era lì anche per loro. Lui era lì per ciascuno. Nessuno escluso.

Mentre il Congresso Eucaristico in questi giorni si snodava in alcune parrocchie della città di Matera, in altre l’Adorazione Eucaristica accompagnava i lavori dei delegati delle Diocesi italiane. Un bel segno, una bella intuizione dell’arcivescovo di Matera-Irsina, Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, che ha reso ancora più belli questi giorni di grazia. Nel breve messaggio che il vescovo ha rivolto a tutti a conclusione della Processione, il presule ha detto: “Nel pane eucaristico che stiamo adorando c’è sì il Cristo realmente presente e vivo, ma nudo, spogliato, abbandonato, crocifisso. Di certo questa adorazione deve portarci ad adorarlo e a commuoverci servendo la vita, sempre e comunque: dal suo concepimento al suo morire, rispettando le diverse fasi della stessa vita”.

E ha concluso il suo pensiero con una preghiera stupenda di don Tonino Bello: “Signore, se ci innamorassimo di te, così come nella vita ci si innamora di una creatura, o di una povera idea, il mondo cambierebbe. Accresci la nostra tenerezza per la tua Eucaristia…”. Dobbiamo accrescere la tenerezza per l’Eucaristia che significa concretamente non solo vivere con uno stile eucaristico ma concretamente ricevere l’Eucaristia più spesso, fermarsi ad adorarLo, dare tempo o “perdere tempo” secondo la logica del mondo ma non in quella di Dio.

Una piazza intera si è prostrata mentre il vescovo ha donato a tutti la Benedizione Eucaristica. Io ero inginocchiata da sola in Chiesa dove è stata preparata una meravigliosa infiorata lungo la navata centrale con scene eucaristiche molto belle, e ho potuto godere e contemplare il passaggio del Re su questo tappeto di fiori. Mi veniva incontro come uno Sposo, anzi come lo Sposo, pieno di luce e di bontà. Mi sono trovata provvidenzialmente ad attenderlo. È un po’ il paradigma di tutta la vita del cristiano. Abbiamo bisogno di occhi nuovi per riconoscere che Lui è il tutto che il nostro cuore desidera e attende per essere davvero felice.


Vai all'archivio di "Con gli occhi della fede"




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

ANNUNCIO

ANNUNCIO

Vai all'archivio di "Con gli occhi della fede"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.