
29 Settembre 2022
Da parte di Dio
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,47-51)
In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Il commento
“In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo” (1,51). La presenza degli angeli nelle pagine del Vangelo è piuttosto marcata, appaiono in tutti i passaggi più significativi della vicenda terrena di Gesù: l’angelo Gabriele porta l’annuncio a Maria (Lc 1); un angelo appare a Giuseppe in sogno (Mt 1); un angelo parla ai pastori nella notte di Betlemme (Lc 2); un gruppo di angeli si accostano a Gesù dopo le tentazioni (Mt 4); un angelo conforta Gesù nel Getsemani (Lc 22). Non dobbiamo dimenticare gli angeli della resurrezione; e infine, quelli che appariranno nella gloria assieme al Figlio dell’uomo (Mt 16). Mi limito solo agli eventi più significativi. Le parole di Giovanni riportano una solenne promessa che Gesù consegna ai discepoli: non fa riferimento ad un futuro lontano ma riguarda l’oggi della fede. Chi crede riceve occhi nuovi, è reso capace di vedere quello che i sensi non dicono. Possiamo fin d’ora percepire la presenza angelica come un segno luminoso dell’amore provvidenziale di Dio che accompagna e orienta i passi dell’umanità. Gli angeli sono un ponte tra Cielo e terra. La liturgia li presenta come coloro che stanno davanti a Dio per adorarlo e servirlo, ma al tempo stesso sono mandati da Dio a sostegno dell’umanità, di tutti e di ciascuno, in modo particolare, a sostegno del popolo credente che cammina in mezzo alla storia tra mille difficoltà e opposizioni.
In una splendida omelia Benedetto XVI spiega che i nomi dei tre arcangeli terminano tutti con la parola ebraica “el” che significa “Dio”. “Dio è iscritto nei loro nomi, nella loro natura”. Fedeli alla loro identità, la missione degli angeli nasce da Dio ed è tutta orientata a Dio. Continua Papa Benedetto: “Gli Angeli parlano all’uomo di ciò che costituisce il suo vero essere, di ciò che nella sua vita tanto spesso è coperto e sepolto. Essi lo chiamano a rientrare in se stesso, toccandolo da parte di Dio” (29 settembre 2007). Oggi chiediamo la grazia di accogliere e seguire con docilità le piccole luci che gli angeli accendono nella nostra vita.
Briciole di Vangelo
di don Silvio Longobardi
s.longobardi@puntofamiglia.net
“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.
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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
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