“Fai un sorriso poi hai finito”: la frase sul video di Chiara Ferragni che indigna i Social

Chiara Ferragni e suo marito, in arte Fedez, al centro di una nuova polemica. A far indignare i social è stato un video tratto dal profilo Instagram di Chiara Ferragni, che riprende i figli alla festa di compleanno del loro papà… I bambini sono costretti a recitare una parte o possono esprimere se stessi liberamente?

Chiara Ferragni e suo marito Fedez sono usciti a cena per festeggiare il compleanno del Rapper. Un breve video durante la festa, però, ha suscitato delle polemiche. Nel filmato si vede la secondogenita disegnare mentre sta seduta a tavola. E in sottofondo si sente la frase che ha scatenato la bufera. Una voce femminile, probabilmente della tata, che dice: «Solo un minuto Leo. Fai un sorriso poi hai finito e puoi continuare a disegnare». 

Il video è stato rimosso e ricaricato successivamente senza audio. 

Un dettaglio che ha suscitato molte domande: è giusto imporre ai bambini di esibirsi, di mettersi al servizio della “brama di like dei genitori”, mentre loro sono – giustamente – interessati solo a giocare?

Questo video non è la prova che a volte i bambini sono costretti a recitare una parte, invece di poter esprimere sé stessi liberamente?

È giusto costruire e ostentare la felicità, invece di condividerla con spontaneità? 

Perché per una volta non spegnere i cellulari e non godersi la compagnia dei propri figli, senza la preoccupazione di documentare e postare il tutto?

Questi e molti altri i messaggi rivolti al cantante e all’influencer.

Leggi anche: Anche la foto di un compleanno dei nostri figli sui social può essere pericolosa (puntofamiglia.net)

Certamente, sarà capitato anche a noi a di “implorare” nostra figlia o nostro figlio di mettersi in posa qualche secondo, giusto il tempo di una foto ricordo, magari al compleanno di un nonno o ad una cerimonia importante.

Perché allora tutta questa polemica? Non sarà un po’ esagerata? Forse sì. D’altronde, il mondo dei Social amplifica tutto. Ingigantisce tutto. 

Però, è vero anche che una famiglia che vive tutto – ma proprio tutto – con una telecamera costantemente accesa in casa e dovunque vada, qualche domanda sulla privacy dei figli, sulla loro libertà di essere se stessi senza l’ansia di recitare una parte, sui pericoli della sovraesposizione online dei bambini la suscita.

Senza emettere giudizi e sparare sentenze, ad ogni modo, questa polemica può aiutare anzitutto noi a riflettere su come, nel nostro piccolo, gestiamo la nostra vita online. 

Siamo equilibrati o permettiamo che i Social sostituiscano la vita offline? 

Abbiamo l’ansia di essere visti, di mostrare a tutti quello che stiamo facendo, di ostentare la nostra felicità, i nostri sorrisi? O ci interessiamo prima di tutto di godere della presenza di chi abbiamo attorno, fianco a fianco?




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Cecilia Galatolo

Cecilia Galatolo, nata ad Ancona il 17 aprile 1992, è sposata e madre di due bambini. Collabora con l'editore Mimep Docete. È autrice di vari libri, tra cui "Sei nato originale non vivere da fotocopia" (dedicato al Beato Carlo Acutis). In particolare, si occupa di raccontare attraverso dei romanzi le storie dei santi. L'ultimo è "Amando scoprirai la tua strada", in cui emerge la storia della futura beata Sandra Sabattini. Ricercatrice per il gruppo di ricerca internazionale Family and Media, collabora anche con il settimanale della Diocesi di Jesi, col portale Korazym e Radio Giovani Arcobaleno. Attualmente cura per Punto Famiglia una rubrica sulla sessualità innestata nella vocazione cristiana del matrimonio.


ANNUNCIO


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.