19 Novembre 2022

Quale felicità inseguiamo?

Viviamo in un tempo dominato dalla cultura del benessere e dalla mentalità per cui se sto bene io, anche chi mi circonda sta bene. Una buona scusa per concentrarsi solo su se stessi o sulla propria realizzazione personale, tanto che il benessere è diventato prioritario.

Non la pensavano così i santi Luigi e Zelia Martin, canonizzati dalla Chiesa nell’ottobre del 2015. Credo che abbiamo molto da imparare dal loro stile di vita. Ad esempio, non hanno rinunciato a lavorare per garantire un lavoro alle loro figlie e tuttavia non hanno considerato la professione il dio a cui sacrificare la famiglia.  In una lettera del maggio 1973, Zelia scrive alla figlia Paolina: “Per tutta la mattinata debbo occuparmi di Maria (un’altra figlia) e contemporaneamente ricevere le mie operaie”. E in un altro frammento epistolare: “Bisogna che finisca, perché ho un lavoro da pazzi. In questo momento sto un po’ in pace perché le bambine sono andate con la domestica a raccogliere fragole al Padiglione”. E poi ancora alla cognata: “Ma bisogna bene che il loro padre ed io lavoriamo per procurare loro una dote, altrimenti, quando saranno grandi, non sarebbero contenti di noi!” (Lettera alla cognata, 14 aprile 1868).

E poi hanno scelto di aprirsi generosamente alla vita, accogliendo in 13 anni di matrimonio 9 gravidanze tutte portate a termine. Una scelta che era generata dalla fede. Certamente non sarà stato facile per loro anche perché hanno vissuto il lutto per la perdita di quattro figli tra i nove ma erano mossi dalla fiducia e dalla fedeltà immensa nel Signore. Si sono fidati di Dio e Lui li ha ricompensati donando una figlia santa, la più grande dei tempi moderni.

La loro testimonianza ci invita a cambiare la nostra mentalità e il nostro modo di vivere. Ci affanniamo tanto per raggiungere che cosa esattamente? Quali fantasmi o prototipi inseguiamo? Il miraggio di una vita tranquilla con tutti i comfort? Il pensiero di restare giovani quanto più possibile? L’illusione della felicità che arriva dai nostri successi professionali? Se in tutte queste cose non cerchiamo unicamente la volontà di Dio, rischiamo di rincorrere le farfalle. Se catturate, esse muoiono in poco tempo. Le gioie del mondo hanno i minuti contati, quelli del Cielo durano per l’eternità


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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