22 Novembre 2022

Le risposte dei bambini alle gioie e al dolore del mondo

Domenica presso la nostra Cappella dedicata ai Santi Luigi e Zelia Martin è arrivato da Cetraro in Calabria, esattamente dalla parrocchia di San Marco evangelista, un bel gruppo parrocchiale guidato dall’instancabile parroco don Loris Sbarra. Ad un certo punto ho notato che il gruppetto di bambini dai sette ai dieci anni era evidentemente stanco di sentir parlare i grandi e ho chiesto loro di seguirmi fuori dalla sala.

Hanno bevuto qualcosa, giocato un po’ nell’atrio e poi li ho portati in Cappella con l’intento di spiegare loro qualcosa di santa Teresa di Gesù Bambino visto che tutti si preparavano alla Prima Eucaristia. Ci siamo appollaiati sulle scale davanti all’altare ed io ho cominciato a raccontare loro del giorno della Prima Eucaristia di Teresa, di come le sorelle amorevolmente l’avevano accompagnata e della esperienza di “quel primo bacio d’amore”. Mi hanno ascoltato con gli occhi sbarrati per dieci minuti, dopodiché la loro attenzione si è notevolmente abbassata – credo sia un problema generale oggi anche a scuola mantenere livelli alti di ascolto per i bambini nati con la velocità della tecnologia – e così ho chiesto loro: “Che ne dite di pregare per qualcuno che amate particolarmente?”.

A questa domanda si sono fermati, hanno smesso di correre a destra e a sinistra, giocare con i microfoni e chiedere le ostie e si sono messi accanto in me in ginocchio. Ho pensato che funzioni sempre la tecnica di coinvolgerli in prima persona, di farli sentire protagonisti. Spesso anche nella catechesi ai fanciulli siamo sempre noi adulti a parlare nell’illusione di trasmettere nuove nozioni o nuove preghiere ma dovremmo cercare di coinvolgere in modo attivo i bambini. Stupiscono sempre. Hanno una visione del mondo che spesso noi diventando grandi dimentichiamo facilmente.

Le risposte che mi hanno dato mi hanno meravigliata ancora di più della reazione attenta. Ciascuno di loro doveva dire per chi pregava e perché. Hanno in questo modo tirato fuori gioie e dolori del loro cuore da fanciulli. Chi ha pregato per i nonni che non ci sono più, chi per gli amici che considera davvero importanti, chi ha pregato per il fratello e la sorella nati prima di lui e che non erano sopravvissuti…Insomma è emerso un mondo interiore profondo e attento. Mi hanno sinceramente commossa. Nessuno ha pregato per se stesso, per la propria salute, per la scuola…L’affetto era incarnato da persone in carne e ossa e loro offrivano la preghiera per coloro che amavano.

Alla fine, abbiamo elencato uno ad uno le persone e tenendoci per mano abbiamo consegnato tutti a Dio attraverso la preghiera della Vergine. I bambini sono tornati ai loro giochi e alle loro baldorie ed io ho ricevuto una piccola perla da portare con me. “Dalla bocca di bambini e di lattanti hai tratto per te una lode” dice Gesù ai capi dei sacerdoti e agli scribi che nel tempio si scandalizzano per la lode dei fanciulli. A noi che spesso siamo davanti a Dio ma con la presunzione di chi sa già tutte le risposte, concediamo il gusto di stupirci davanti ai bambini che pregano.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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