UDIENZA DEL PAPA

Come prendere buone decisioni? Parla papa Francesco

Papa Francesco

(Foto: giulio napolitano / Shutterstock.com)

Alla vigilia della festa dell’Immacolata, durante l’udienza di mercoledì 7 dicembre, il papa spiega: “Una buona decisione non nasce da paura, da un ricatto affettivo o da una costrizione, ma dalla gratitudine per il bene ricevuto, che muove il cuore a vivere con liberalità la relazione con il Signore”. Poi invita a rivolgersi a Maria per vivere secondo lo Spirito di Cristo.

“Nella vita ci sono decisioni che non suono buone, e ci sono segni che le smentiscono”. È ciò che ha affermato Papa Francesco, durante l’udienza di stamattina, mercoledì 7 dicembre, continuando con il ciclo di catechesi sul discernimento.

“Uno dei segni distintivi dello spirito buono è il fatto che esso comunica una pace che dura nel tempo”, sostiene Francesco: “Se prendi una decisione, e poi ti dà pace e dura nel tempo, è un buon segnale. Una pace che porta armonia, unità, fervore, zelo: esci dal processo migliore di come sei entrato”.

“Se prendo la decisione di dedicare mezz’ora in più alla preghiera, e poi mi accorgo che vivo meglio gli altri momenti della giornata, sono più sereno, meno ansioso, svolgo con più cura e gusto il lavoro, anche le relazioni con alcune persone difficili diventano più agevoli, questi sono tutti segni importanti che vanno in favore della bontà della decisione presa”. “La vita spirituale è circolare: la bontà di una scelta è di giovamento a tutti gli ambiti della nostra vita. Perché è partecipazione alla creatività di Dio”.

Una buona decisione “non nasce da paura, da un ricatto affettivo o da una costrizione, ma dalla gratitudine per il bene ricevuto, che muove il cuore a vivere con liberalità la relazione con il Signore”. Ne è convinto il Papa, che ha spiegato come un elemento importante per valutare se una decisione presa è giusta è “la consapevolezza di sentirsi al proprio posto nella vita, e parte di un disegno più grande, a cui si desidera offrire il proprio contributo”.

Leggi anche: “Mi sento desolato: che fare?”, la parola a Papa Francesco (puntofamiglia.net)

“In piazza San Pietro ci sono due punti precisi – i fuochi dell’ellisse – da cui si vedono le colonne del Bernini perfettamente allineate”. In maniera analoga, “l’uomo può riconoscere di aver trovato quello che sta cercando quando la sua giornata diviene più ordinata, avverte una crescente integrazione tra i suoi molteplici interessi, stabilisce una corretta gerarchia di importanza e riesce a vivere tutto ciò con facilità, affrontando con rinnovata energia e forza d’animo le difficoltà che si presentano”. “Questi sono segnali che tu hai preso una buona decisione”, ha commentato il Papa: “Un altro buon segno di conferma è il fatto di rimanere liberi nei confronti di quanto deciso, disposti a rimetterlo in discussione, anche a rinunciarvi di fronte a possibili smentite, cercando di trovare in esse un possibile insegnamento del Signore. Questo non perché lui voglia privarci di ciò che ci è caro, ma per viverlo con libertà, senza attaccamento”.

È seguito, poi, un ulteriore accorato appello per la pace in Ucraina. Francesco ha ricordato un orribile evento, l’”Operazione Reinhardt”, con la quale i nazisti, durante la Seconda Guerra Mondiale, nell’estate 1942, sterminarono 1 milione e 700 mila ebrei polacchi. La storia non deve ripetersi, gli errori del passato devono suscitare “propositi e azioni di pace”.

Infine, un pensiero alla Madonna: “Domani è una bella giornata: ricorre la Solennità dell’Immacolata Concezione. Con lo sguardo rivolto alla Vergine Maria, siate sempre audaci nel promuovere i valori dello spirito”.




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