LA GIOIA DEL NATALE

“È un brutto periodo, il Natale mi irrita”: se provi questo, c’è qualcosa che devi sapere

Belli gli addobbi e i cenoni, ma andiamo in profondità: che cosa festeggiamo a Natale? Stai soffrendo? Hai paura? Stai attraversando un lutto? Hai perso il lavoro? Hai da poco chiuso una storia in cui credevi molto? Ti senti solo, affranto, senza sogni? Allora Gesù nasce soprattutto per te. Ecco perché…

Anche noi cristiani spesso cadiamo in un tranello: vediamo il Natale come la parata di Babbo Natale, la sfilata dei sorrisi nelle pubblicità e dei film romantici in cui “tutto finisce bene”.

C’è la cosiddetta “magia natalizia”: luci, pacchi regalo giganteschi, pupazzi di neve e renne colorate. Per le strade risuonano canzoni allegre e le persone corrono da un negozio all’altro.

Natale sembra la festa di chi non ha problemi. Di chi non ha contrasti in famiglia, di chi non ha motivi per soffrire. Così, alle soglie di dicembre, iniziamo a chiederci: che Natale sarà per noi? Saremo tra coloro che potranno festeggiare o tra gli esclusi dalla gioia natalizia?

Se rientriamo nei secondi, proveremo fastidio. Tutte quelle luci ci ricorderanno solo il grigiore che c’è in noi. 

Forse abbiamo perso una persona cara. Oppure siamo alle prese con una brutta malattia. Che c’entra questo luccichio con noi?

Se solo riuscissimo a capire che il Natale è proprio la festa di chi ha il grigiore nel cuore.

Stai soffrendo?
Hai paura?
Stai attraversando un lutto?
Ha perso il lavoro?
Hai da poco chiuso una storia in cui credevi molto?
Ti senti solo, affranto, senza sogni?

Allora Gesù nasce soprattutto per te. Perché in quella grotta, a Betlemme, si trova un bambino capace di riconciliare chi si odia, di sostenere veramente chi vive una grave malattia, di consolare chi affronta un grave lutto, di donare speranza nel futuro quando tutto sembra perduto.

E solo lui può.

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Io lo so, perché ho vissuto in modo ancora più intenso il primo Natale senza mamma, venuta a mancare a causa di un tumore, quando avevo 26 anni.

Natale è la festa di un Dio che si fa uomo perché non vuole lasciarci soli nelle difficoltà. E può fare miracoli per chi ha perso la speranza. 

Quest’anno, a Natale, non importi di essere felice e non odiare il Natale se nel cuore non hai pace.

Gesù, il vero festeggiato, non ci chiede di essere felici: ci aiuta a esserlo.  

Non fuggire dal Natale, fuggi piuttosto dal rumore. Siediti davanti ad un presepe e dialoga con quel bambino. Guardalo e chiedigli di guarire le tue ferite. 

Chiedigli di stare con te, ora che sei nella prova. 

Perché il Natale, in fondo, è la festa di chi si arrende ad un amore più grande del male. Di chi capisce che da solo non ce la fa. È la festa di chi si lascia riempire da una gioia che scende dall’alto. 

Chiedi a Gesù che sia riversata su di te!

Esci dai negozi ed entra in quella stalla. 

Inginocchiati davanti al tabernacolo. Lì c’è il Re della vita, lì c’è Colui che fa tremare l’inferno. Farà tremare anche l’inferno che abita in te.

Non fuggire dal Natale, piuttosto entraci.

Non avere paura di essere triste. Non importi di essere felice. solo, inginocchiati come i pastori davanti a Gesù bambino. 

E sappi che se la tua vita si trascina stancamente, allora sta arrivando proprio la tua festa. Perché Cristo non è venuto nel mondo a portarci il torrone, ma a donare luce a chi si trova nel buio. Lascia perdere gli addobbi. Vai all’essenza del Natale. Non fissarti sulle luci; fissa la Luce.




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Cecilia Galatolo

Cecilia Galatolo, nata ad Ancona il 17 aprile 1992, è sposata e madre di due bambini. Collabora con l'editore Mimep Docete. È autrice di vari libri, tra cui "Sei nato originale non vivere da fotocopia" (dedicato al Beato Carlo Acutis). In particolare, si occupa di raccontare attraverso dei romanzi le storie dei santi. L'ultimo è "Amando scoprirai la tua strada", in cui emerge la storia della futura beata Sandra Sabattini. Ricercatrice per il gruppo di ricerca internazionale Family and Media, collabora anche con il settimanale della Diocesi di Jesi, col portale Korazym e Radio Giovani Arcobaleno. Attualmente cura per Punto Famiglia una rubrica sulla sessualità innestata nella vocazione cristiana del matrimonio.

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