
18 Gennaio 2023
Armani, sfila in passerella l’amore etero…Chi oserà criticarlo?
Milano, Giorgio Armani porta in passerella, in chiusura dello show dedicato alla collezione uomo per il prossimo inverno, cinque coppie di innamorati (uomo e donna), che si abbracciano guardandosi teneramente negli occhi. È lui stesso a spiegarlo alla stampa a conclusione della sfilata: “è una scelta precisa perché si parla di un uomo e di una donna che si vogliono bene, che si amano”. E aggiunge: “Poi ci sono certo le trasgressioni e le varianti moderne dell’amore, che vanno bene naturalmente, ma ho voluto tenerle da parte per regalare l’immagine di una coppia carina e gentile”.
Dunque se ho capito bene, Armani fa sfilare cinque coppie in abito da sera, che sottobraccio camminano, con quell’incedere dolce ed elegante di chi sta andando incontro alla felicità. Sorrisi d’intesa, mani che si cercano e si trovano, nel sottofondo una delle melodie più iconiche del maestro Ludovico Einaudi. Questa scena per lo stilista, amato e conosciuto in tutto il mondo come una delle massime espressioni della moda, rappresenta l’amore per eccellenza come quello tra un uomo e una donna.
Lo esprimo chiaramente perché non sono certo turbata dalla scena né dalle dichiarazioni di Giorgio Armani. Sono invece stupita dalla reazione dei miei colleghi giornalisti sui quotidiani …almeno quelli usciti fino ad ora. Si limitano a riportare la notizia con distacco professionale. Nessuno osa criticare il grande re Giorgio della moda internazionale! Certo se l’avessi scritto io o qualche altro collega giornalista, bollati come cattolici, i social ci avrebbero punito con l’oscuramento del profilo. Degna punizione per la nostra non conformazione, come è accaduto altre volte. Non prima di essere stati mediaticamente lapidati, si intende.
E invece la scelta dello stilista, la si definisce solo “un’uscita infelice”. Ecco il commento di Gay.it: “Da parte di Armani, a lungo compagno di Sergio Galeotti, deceduto nel 1985, un’uscita infelice, ancorata ad una visione etero normativa così clamorosamente anacronistica, legata ad un’Italia bigotta che tutti noi vorremmo passata, archiviata, molto banalmente ‘aggiornata’”. Nessuna espressione fuori le righe. Mi sa che re Giorgio ha creato qualche problema…
Se poi aggiungiamo che la moda di solito intercetta i cambiamenti culturali molto prima di quanto si possa immaginare, dovremmo chiederci: ma non è che l’amore così come lo ha pensato il buon Dio sta recuperando terreno? Sento l’odore di cambiamenti nell’aria… o è solo che siamo stanchi di assurdità del tipo: “Ragazza ventenne che chiede di sposare il proprio cane?”.
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