GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA

Donne incinte o con bimbi piccoli: quali difficoltà? Le iniziative del CAV Mangiagalli

gravidanza

Domenica 5 febbraio ricorrerà la 45ema Giornata per la Vita e il Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli di Milano, insieme alla Fondazione Gi Group, ha lanciato un nuovo progetto che si chiama “Diciotto Più”, a sostegno della genitorialità. Un dato merita attenzione: le donne con figli piccoli, in Italia, hanno molta meno probabilità di riuscire a lavorare che in altri paesi. 

L’Italia è tra i Paesi in cui la nascita di un figlio ha un maggior impatto differenziato di genere sulla carriera: lo rivela uno studio promosso da Fondazione Gi Group.

Se nell’età della conciliazione – quella tra 25 e 49 anni – lavora circa il 72% delle donne senza figli, la percentuale precipita a 55% con figli in età prescolare.

Ciò trova riscontro anche nell’esperienza diretta del CAV Mangiagalli e degli oltre 300 CAV italiani: le principali difficoltà che emergono dai colloqui con le donne sono, nell’80% dei casi, di tipo economico – sociale. Alle donne che gli operatori dei Centri incontrano spesso non solo manca una rete di affetti solida, ma anche una stabilità professionale economica, che accentua le loro preoccupazioni.

Da questa esigenza emersa dai dati e dall’esperienza di Fondazione Gi Group, la realtà di Gi Group Holding (www.gigroupholding.it) è nato il progetto, per sviluppare la cultura del lavoro, intesa come educazione al valore personale e sociale del lavoro, e del CAV Mangiagalli, attivo dal 1984 a tutela della maternità e della famiglia.

Il Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli, fondato da Paola Chiara Marozzi Bonzi, è situato all’interno della clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano ed è il CAV più grande d’Italia. Da sostegno alla maternità e alla genitorialità difficile con progetti di aiuto personalizzati, immediati e concreti. Dal 1984 ad oggi ha aiutato a nascere 24.851 bambini (dato aggiornato al 19 gennaio 2023) e sostiene ogni anno circa 1.400 mamme.

Sono felice di aver realizzato uno degli ultimi desideri di Paola Bonzi – dichiara Soemia Sibillo, direttrice del CAV Mangiagalli– dar vita a un progetto dedicato alla formazione-lavoro, attento in particolare alle esigenze di una maternità difficile. Aiutare a trovare un lavoro o riqualificare le competenze attraverso un corso di formazione significa anche, soprattutto nel nostro caso, salvare una vita, far accogliere un bambino con minori preoccupazioni, farlo crescere in un ambiente più sereno, ridare dignità alle persone favorendo la loro integrazione nella società”.

Un progetto che segue idealmente “Mamme e bambini al centro”, un progetto del MpV italiano che si era occupato dell’empowerment della donna madre con particolare attenzione alla formazione lavorativa della madre, in collaborazione con FederVita Lombardia, la federazione dei Centri e dei Movimenti della Lombardia.

Leggi anche: Il grido delle mamme al CAV della Mangiagalli: “Aiutatemi, vi prego” (puntofamiglia.net)

“Diciotto Più” si concretizzerà nella realizzazione di percorsi di formazione e di avviamento/reinserimento nel mondo del lavoro gratuiti rivolti a mamme e papà con la finalità di rendere le donne e le famiglie, incontrate e sostenute, autonome, indipendenti e integrate nella società.

“Attraverso un’attività di pre-qualificazione Gi Group, la società di Gi Group Holding che si occupa di Temporary,

Permanent e Professional Staffing, e CAV Mangiagalli valuteranno l’occupabilità delle mamme e dei papà, evidenziando punti di forza e aree di miglioramento, orientandoli verso il percorso più coerente (formazione-lavoro), fornendo competenze utili per essere immediatamente occupabili sul mercato del lavoro” spiega Sibillo. La formazione e l’orientamento sono infatti gli strumenti che Fondazione Gi Group pone al centro nella sua missione volta a rendere il Lavoro Sostenibile e quindi anche inclusivo.

Questo ulteriore progetto si inserisce, spiega ancora la Direttrice, nell’impegno e nelle azioni, mai assistenzialistiche, del CAV Mangiagalli con l’obiettivo di rendere le donne parte attiva, rinforzando le risorse personali, di autonomia e responsabilità. Ad oggi le mamme che si rivolgono al CAV Mangiagalli vengono aiutate per un periodo indicativo di 18 mesi, dall’inizio della gravidanza fino all’anno di età del bambino, con la finalità di avviarle verso un’autonomia familiare. Il progetto è stato denominato “Diciotto Più” proprio per identificare quel “dopo”, quel futuro che spetta alla famiglia costruire e portare avanti.

“Siamo orgogliosi di promuovere questo progetto insieme a una realtà come il CAV Mangiagalli in quanto espressione dello spirito con cui ogni giorno perseguiamo l’obiettivo di avere un impatto positivo sulla vita delle persone attraverso il riconoscimento del valore e del ruolo sociale che ha il lavoro – dichiara Chiara Violini, Presidente di Fondazione Gi Group– Sarà quindi un’occasione per noi di mettere a disposizione la nostra expertise per donne e uomini che stanno vivendo una fase delicata della loro vita, andando a rimuovere grazie alla formazione gli ostacoli alla loro employability, ovvero ciò che noi consideriamo il presupposto necessario per il Lavoro Sostenibile.”




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