6 Febbraio 2023

La ragazza suicida e il senso di stare al mondo

La mattina del 1° febbraio una studentessa milanese è stata trovata senza vita all’interno del bagno dell’Università Iulm di Milano con una sciarpa attorno al collo legata alla porta. Aveva 19 anni, mancava da casa già da un giorno tanto che il padre ne aveva denunciato l’allontanamento già la sera del 31 gennaio. Le prime ricostruzioni della polizia confermano la tesi del suicidio: la porta del bagno era chiusa dall’interno e il corpo vestito non mostrava alcun segno di violenza. Inoltre nella borsetta della ragazza, i carabinieri hanno trovato una lettera di addio scritta dalla giovane, che riconduce il gesto alla percezione fallimentare della propria vita e del proprio percorso di studio.

Molto bella la lettera che il rettore dell’ateneo, Gianni Canova, ha deciso di scrivere alla sua comunità, studentesse e studenti, docenti, collaboratori: “Da rettore, con l’aiuto dei docenti e del personale tecnico-amministrativo, ho lavorato per fare di Iulm un luogo in cui tutti si sentano a casa, capiti e ascoltati. Dove non siano i voti l’unico criterio di misurazione del valore. Dove il pensiero critico, l’intelligenza emotiva e relazionale, la creatività, siano valori apprezzati. Dove tutte le sensibilità siano accolte e dove nessuno debba vergognarsi delle proprie fragilità. […] Proprio per questo, come professore ed educatore, mi sento di ribadire che l’Università non può rinunciare alla sua missione primaria, che è quella di sviluppare in tutti l’amore per la conoscenza e per lo studio, con l’impegno di formare ogni studentessa e ogni studente a essere un cittadino responsabile e un professionista preparato. L’Università è un luogo dove apprendere e crescere. E crescere significa imparare ad affrontare la vita e le sue prove”.

Ma come si affrontano le prove e le fragilità? Questa è la vera domanda che dobbiamo porci. Molti hanno commentando la vicenda a partire dalle attese che la società e la famiglia impongono a questi ragazzi. È una prospettiva giusta ma non esauriente. Essere bravi, efficienti, in linea con le sessioni di esame, può generare la cosiddetta sindrome da performance e risponde al criterio che nel mondo sei qualcuno se dimostri di saper raggiungere degli obiettivi, spostando l’attenzione dall’essere al fare. Ma può solo l’ansia da prestazione spingere una giovane donna che si affaccia ora alla vita a suicidarsi con una sciarpa nel bagno dell’università? Possiamo scaricare la colpa magari a questi poveri genitori perché non si sono accorti del disagio della loro figlia?

Cosa manca? Perché sono così fragili? Forse perché abbiamo tolto loro la possibilità di sognare, di seguire un ideale forte e di faticare per raggiungerlo? Forse perché li abbiamo illusi facendo credere che, come adulti, ci saremmo sempre stati noi a spianare qualsiasi difficoltà mentre il loro io interiore si andava ogni giorno indebolendo? Nell’età della mia adolescenza un sacerdote mi ha fatto una domanda: “Per chi vuoi dare la tua vita?”. Per chi desiderano vivere i nostri giovani? Quali sono quelle relazioni forti, stabili, sicure che li mettono al mondo e li consegnano al futuro senza paura? Il senso, dobbiamo consegnare il senso di stare al mondo.

La motivazione di un ideale grande, la rete di relazioni stabili, il coraggio di avere fiducia nell’amore perché ci sono dei testimoni che lo dimostrano con i fatti, di questo hanno bisogno i nostri figli per crescere e pensare che la vita va vissuta attimo dopo attimo. Che anche i fallimenti fanno parte del percorso, anche le cadute sono da mettere in conto nella salita. Ciò che conta è che il viaggio sia vissuto in cordata. A cosa serve raggiungere infatti la vetta se non ho nessuno con cui condividere quella gioia?


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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