PREPARAZIONE ALLA QUARESIMA

Togliere il superfluo, organizzazione, preghiera: tre consigli per la Quaresima

(Foto: Matt Gibson / Shutterstock.com)

di Marina Scarrone

Tra poco metteremo via le maschere di carnevale e i dolci per addentrarci nella Quaresima. Quale fioretto fare? Come gestire bene questo tempo? La mia proposta è di rispondere a questa domanda: “Cosa Gesù chiede a me?” e se siete in coppia: “Cosa Gesù chiede a noi?”. Vorrei, poi, offrirvi tre semplici consigli pratici…

Se devo pensare al modo in cui io e mio marito trascorreremo la Quaresima è questo: ritornando alla semplicità. Molti cattolici pensano che vivere da credenti significhi fare tante cose: tante preghiere, tante novene, tante rinunce, tanti libri da leggere, tanti incontri di catechesi ai quali andare. Se sicuramente ci sono dei punti fissi come i sacramenti (senza i quali non si può oggettivamente andare avanti), tutte le altre pratiche e devozioni sono a discrezione del credente stesso.

Sappiamo certamente che sono tutte realtà buone: senza il dialogo con Gesù perdiamo il senso di ciò che ci accade; senza le devozioni la nostra vita perde di sapore; senza i sacrifici le nostre azioni mancano dell’amore vero; senza lo studio la nostra conoscenza manca di sostanza; senza gli incontri in comunità manca la fraternità.

Ognuna di queste cose è dunque importante. Ma quali e quante farne? Come scegliere? 

E adesso che ci addentriamo nella Quaresima: quale fioretto fare? Come gestire bene questo tempo?

La mia proposta per voi è di rispondere soltanto a questa domanda: cosa Gesù chiede a me?

E, in particolare nella coppia: cosa Gesù chiede a noi?

Io e Francesco stiamo scoprendo che molto spesso le nostre macchinazioni mentali e le alte aspettative ci portano lontano dalla preghiera. Mentre la semplicità ci tiene ancorati a Gesù e ancorati tra di noi. Quindi, cari amici, per questa Quaresima 2023 propongo anche a voi di vivere nell’essenzialità. Come?

Leggi anche: La Quaresima: un cammino per sentirsi “vulnerabili” (puntofamiglia.net)

Attraverso 3 semplici passi.

Primo step: eliminare il superfluo. La nostra vita è piena di cose, anche belle, ma che non fanno per noi. Alcune, magari, non sono necessarie e in questo momento Dio non ci sta chiamando a farle o ad averle. Sono spesso cose che ci rallentano e ci sviano dalla nostra vera chiamata. In questa Quaresima, proviamo a individuarle.

Secondo step: organizzazione. Non possiamo vivere al momento. Se è vero che Gesù spesso ci mostra il suo volere tramite gli imprevisti, è vero anche che siamo chiamati alla collaborazione col Signore e non possiamo stare con le mani tasca. Programmare, senza troppa rigidità, le nostre giornate è fondamentale per vivere bene e con consapevolezza.

Terzo step: priorità alla preghiera. La preghiera non è un ripetere vuoto di alcune formule, ma un vero dialogo con Gesù. Spesso questo dialogo è pianto; a volte risata; altre ancora è un fiume di domande. L’importante è che ci sia e che sia continuo.

Marito e moglie, parlatevi! 

Decidete insieme come volete vivere questa Quaresima: eliminate il superfluo (potrebbe essere il vostro fioretto di coppia); organizzatevi avendo bene in mente le priorità; ricordate di fare spazio a Gesù nelle vostre giornate.

Insomma, poche cose (massimo due o tre da ricordare, che sennò il nostro cervello inizia a fumare) ma buone!

Buon cammino, amici.




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