SERIE TV

Mare Fuori e The Chosen: quando le Serie-Tv sono “una cosa seria”

Belle, vere, commoventi. Sono questi i primi tre aggettivi che mi suscitano due serie TV attualmente disponibili sulle piattaforme digitali. Se la prima è ormai a pieno titolo uno dei maggiori successi prodotti dalla Rai, più sorpresa desta la seconda. Parliamo delle serie TV Mare Fuori e The Chosen.

Mare Fuori è una serie televisiva in onda su Rai 2, ambientata nel carcere minorile di Nisida, prende spunto dall’esperienza vera che Gianluca Guida, da oltre venti anni alla guida della struttura di Nisida, ha introdotto nella gestione nell’istituto penitenziario minorile napoletano. Un’attenzione alle vite spezzate di giovani che nascono, crescono e vivono in contesti difficili, compromessi, ma che non devono essere condannati a quel destino. 

La trasposizione televisiva delle vicende di vita, naturalmente frutto della creatività degli autori, conserva tuttavia, nella pienezza del dramma che racconta, la bellezza e la bruttezza che si pongono come opzione fondamentale per vite che meritano sempre un’altra opportunità. Mare Fuori, già nel titolo scelto, esalta questa polarità che caratterizza la vita dei protagonisti. La consapevolezza che dietro le sbarre e le catene a cui si può essere legati dal contesto in cui si vive è offerta sempre una scelta di libertà “fuori” da quelle dinamiche criminali che sembrano l’unico linguaggio che si può e “si deve” conoscere. 

È così che si sviluppano le dinamiche tra i clan Di Salvo e Ricci, i giovani affiliati che ripropongono le faide anche all’interno delle mura di Nisida pur nelle contraddizioni di una speranza che è costantemente alimentata attraverso i processi rieducativi e l’accompagnamento umano che vede protagonisti i responsabili della struttura. ‘O piecoro, ‘o chiattillo, ‘o perucchio, gli amori impossibili, le cospirazioni, le aggressioni, le minacce, le fughe… Una serie che trasuda di umanità, di quella umanità calpestata che tuttavia può sempre essere redenta. 

Tante delle scene, tante delle espressioni, tante delle dinamiche sono crude, forti, a tratti difficili da accogliere per la loro durezza diretta. Si comprende, quindi, come la serie non possa essere lasciata spopolare tra adolescenti e preadolescenti senza il giusto supporto di un adulto. È di certo uno spaccato di realtà che non si può ignorare, ma va inserito in un percorso attento, che scongiuri il rischio di una vanificazione da “effetto Gomorra”, che tanti danni ha prodotto nell’immaginario popolare degli ultimi anni.

Paradossale e contraddittoria è anche la presenza della devozione popolare che caratterizza tanti dei protagonisti pur interpreti di dinamiche criminali. Una contraddizione che è tuttavia uno spaccato, anche questo, del mondo reale. 

Ci consola tuttavia sapere che, nella realtà, a farsi interprete autentico del Vangelo è proprio quel Gianluca Guida che, con la sua squadra, ha scelto Nisida come “terra di missione”. 

Leggi anche: Premio Incontri 2021 a Gianluca Guida: la giustizia del Buon Samaritano (puntofamiglia.net) 

La seconda serie, invece, ugualmente intensa, ma molto diversa nel genere e nelle tematiche, è The Chosen, una produzione indipendente frutto di una collaborazione ecumenica tra cristiani cattolici, evangelici, riformati e che, giunta alla sua settima stagione, viene proposta per la prima volta in Italia con doppiaggio in italiano disponibile on line e su Netflix. 

The Chosen è null’altro che il prescelto, Gesù di Nazaret, il figlio di Dio fattosi uomo. Il grande merito della serie è quello di non limitarsi a una trasposizione cinematografica del Vangelo o di alcuni episodi più rappresentativi, ma attraverso il nuovo linguaggio della narrazione (storytelling), di riuscire a contestualizzare con una naturalezza “incarnata” le vicende che noi tutti dovremmo conoscere. 

Commuove e fa sorridere a un tempo vedere Gesù nelle dinamiche quotidiane che guidano a cogliere il modo e il tempo dei suoi detti, dei suoi gesti, delle sue parabole. Sembra quasi di essere invitati alla sua tavola, alla sua comitiva, al suo camminare di città in città. Al kairos che si fa presente in ciascun incontro, tutt’altro che occasionale. Come accade nella vita di ciascuno di noi. Scoprire il Vangelo entrando nella realtà vissuta. Fare esperienza di Gesù guardandolo con occhi nuovi, familiari. Guardare Pietro e Andrea, Matteo e Nicodemo, Maria di Magdala e Maria la madre, scoprendo nelle loro fragilità le nostre, nei loro sorrisi i nostri, nel loro dolore il nostro, nella loro fede la nostra fede, nella loro speranza la nostra speranza. Una serie TV ben fatta, come dimostra di essere The Chosen, aiuta a superare le barriere di un approccio (o di un rifiuto) fideistico per riportarci all’essenziale. Sentire Gesù come presenza reale. Piaccia o non piaccia le Serie TV riescono oggi a rendere sempre più vero il verosimile. Se il verosimile, poi, riconduce al vero si può affermare che anche queste serie possono essere parte della missione a cui ciascuno di noi è chiamato.

Per chi volesse scoprirle: Mare Fuori è disponibile interamente su Raiplay e per le prime due stagioni anche su Netflix; The Chosen è disponibile in italiano con la prima stagione su Netflix e in streaming su https://www.thechosen.it/




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Vito Rizzo

Vito Rizzo è nato e vive ad Agropoli (SA). Avvocato e giornalista, autore e conduttore di programmi televisivi di informazione religiosa. È catechista, educatore di Azione Cattolica e direttore del Festival della Teologia “Incontri”. Oltre alla Laurea in Giurisprudenza all’Università “Federico II” di Napoli, ha conseguito la Laurea in Scienze Religiose presso l’ISSR “San Matteo” di Salerno e sta proseguendo gli studi teologici presso la Sezione “San Luigi” della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Tra le sue pubblicazioni “La Fabbrica del Talento”, Effedi editore (2012), con Milly Chiarelli “Caro Angioletto. Le preghiere con le parole dei bambini”, L’Argolibro editore (2014), con Rosa Cianciulli “Francesco. Animus Loci”, L’Argolibro editore (2018). Ha attivato un suo blog (vitorizzo.eu) su cui pubblica riflessioni e commenti e collabora alla rivista on line di tematiche familiari Punto Famiglia. Sempre con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato “Carlo Acutis – l’apostolo dei Millennials”.

ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.