10 Marzo 2023

Affidiamoci a san Giuseppe, inizia la sua novena

“Padri non si nasce, lo si diventa. E non lo si diventa solo perché si mette al mondo un figlio, ma perché ci si prende responsabilmente cura di lui”. Sono alcune delle parole che Papa Francesco ha consegnato alla Chiesa nella Lettera Patris corde, pubblicata all’inizio dell’anno dedicato a san Giuseppe (8 dicembre 2020) mostrando quanto sia urgente riscoprire la paternità come l’epicentro di una vita radicalmente e interamente segnata dal dono di sé.

La figura dell’uomo e della donna e il loro ruolo specifico all’interno della coppia, della famiglia e della società negli ultimi decenni è profondamente cambiato. Assistiamo ad una vera e propria crisi dell’identità maschile e femminile. I ruoli si fondono fino a confondersi. I fenomeni che caratterizzano questa deriva sono sotto gli occhi di tutti: è aumentato il culto dell’immagine e di una visione narcisistica di se stessi; c’è una ricerca esasperata di emozioni ad ogni costo e infine la rinuncia alla propria identità e al proprio ruolo di maschio e femmina, di padre e di madre, la rinuncia alla responsabilità che l’essere uomo e donna comporta a favore di un’assoluta fluidità dei ruoli e anche dell’identità stessa.

La ricaduta di questo relativismo, sul piano antropologico si è tradotta in un livellamento delle differenze. Vogliamo una omologazione dell’uomo e della donna a tutti i livelli, nel lavoro, nella Chiesa, nella relazione, nel sesso, nella generazione di un figlio, nell’educazione di quel figlio. Ora noi cristiani dobbiamo porci qualche domanda. Dobbiamo cercare di uscire o quantomeno di provare a comprendere il ruolo dell’uomo e della donna nel progetto di Dio. Perché, chi restituisce all’uomo e alla donna la bellezza delle origini, chi svela la bellezza della differenza? Gesù. Egli dà all’uomo e alla donna, la possibilità di uscire dall’impasse tra l’assolutizzazione della differenza che porta all’individualismo e l’assolutizzazione della unità, non intesa come complementarietà che porta all’omologazione.

Il cammino dall’individualismo alla complementarietà è un cammino sempre presente dove si intrecciano tre diverse dimensioni che dobbiamo tenere ben unite nell’uomo come nella donna: essere figlio, sposo e padre. Questi tre aspetti li vediamo condensate in modo mirabile in san Giuseppe.

Dio sa che può osare con Giuseppe perché egli era un uomo giusto. Un uomo che cercava sinceramente la volontà di Dio. E Dio può parlare perché trova un terreno fertile. Trova un uomo che mette la volontà di Dio prima dei suoi desideri. Dio sa che può chiedere a Giuseppe di offrire tutto: i suoi sogni, i suoi desideri di paternità nella carne, i suoi progetti. Questo significa essere discepoli del Cristo, essere padri. Lasciarsi attraversare dalla volontà di Dio, lottando anche contro la propria umanità ribelle.

Ho deciso di pubblicare una piccola novena per ripercorrere biblicamente i principali passaggi della vita di san Giuseppe lasciandomi illuminare da alcuni significativi brani della Patris corde. La novena cerca di offrire qualche spunto di riflessione sulla necessità di essere padri nel mondo contemporaneo invitando nello stesso tempo ad accompagnare questo ministero con la preghiera. È chiaro, senza Dio non possiamo farcela.

Scopri di più “Abbiamo bisogno di padri – Novena a san Giuseppe sui passi della Patris corde di Papa Francesco”


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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