DONNE E MATERNITÀ

“MATER. Donne e maternità fra cura e cultura”: un progetto che valorizza la femminilità

La “cultura” viene dalla cura che la donna ha verso l’altro, cioè il figlio, “straniero” per eccellenza. La cura nasce dalla relazione tra madre e figlio e diventa così il legame tra generazioni, passato, presente e futuro. Nell’anno di “Brescia-Bergamo Capitali della Cultura” non poteva mancare la presenza della cultura per eccellenza, cioè la maternità, in particolare nel periodo della gravidanza.

È nato recentemente MATER. Donne e maternità fra cura e cultura, un progetto di Federvita Lombardia-APS insieme a Diocesi di Brescia (Ufficio per la Famiglia e ASDBS-Archivio Storico Diocesano di Brescia), CAV Brescia 2, CAV Il Dono-Brescia, Fondazione Ambrosiana e con numerosi collaboratori, che si realizzerà a Brescia.

Una lettura attorale, una mostra di opere d’arte contemporanee, una mostra documentale, sono i frutti del progetto che si svolgerà in diversi luoghi della città nel maggio prossimo.

Del resto, nella terra natale di San Paolo VI non si poteva stare in silenzio su donne e vita.

La cultura nel grembo di una donna

La cultura, da colere, cioè coltivare, si sprigiona dall’etica della cura generata dall’etica della maternità, che si apprende nel tempo silenzioso ed “oscuro” del concepimento e durante la gestazione. La “cultura” viene dalla cura che la donna ha verso l’altro, cioè il figlio, “straniero” per eccellenza. La cura nasce dalla relazione tra madre e figlio e diventa così il legame tra generazioni, passato, presente e futuro.

Cultura della vita, cultura di madre 

La cultura o è cultura della vita o non lo è proprio. 

La cultura della vita, quindi, va di pari passo con la valorizzazione della donna, della femminilità a tutto tondo. Oggi la femminilità è ampiamente coartata in alcune sue parti, in particolare gravidanza e maternità, viste come ostacoli e limitazioni; invece, proprio quella parte del femminile è fondante dell’intera società.

La maternità, però, non ci può essere senza la paternità. L’Alleanza tra uomo e donna è necessaria perché possa esistere l’etica della maternità.

La gravidanza si pone come archetipo di ogni possibile solidarietà, principio e modello di ogni apertura all’altro e di ogni relazione di cura. Ed è proprio la capacità di prendersi cura (dell’altro, della famiglia, della società, dello stato, …) che produce welfare per tutti.

L’abbraccio, unico e irripetibile, di nove mesi tra madre e figlio nel grembo materno è principio e fondamento ontologico di ogni uomo e donna e quindi della società. Di una società felice, inclusiva, produttiva, creativa, accogliente, che sta bene. Il nostro (di ogni uomo e donna) essere in relazione-comunicazione, ogni nostra apertura all’altro, nasce strutturalmente nei nove mesi della gravidanza.

L’identità della donna «è quella del parto, del dono di sé, della cultura della pace» (L. Pouliquen, Femme 2.0, Saint-Léger Editions, 2016).

Il corpo della donna, e così la donna stessa, che ospita in modo totale, si fa confine entro cui stare e dal quale partire. La madre-donna è il luogo dell’e-ducare, del condurre fuori. La donna è limite che permette di andare oltre il limite, di aprirsi all’altro. La donna ha quindi il privilegio di essere colei che trasmette la cultura umana nel senso più profondo e completo.

Leggi anche: Contro la cultura della morte, valorizziamo la maternità – Punto Famiglia

Paolo VI e le donne

Tutto ciò che abbiamo appena detto, lo aveva capito molto bene il papa bresciano Giovan Battista Montini, San Paolo VI, che a conclusione del Concilio Vaticano II manda un vibrante Messaggio alle Donne.

Qualche anno dopo, Paolo VI, indirà la prima Giornata della Pace, il 1° gennaio 1968, legandola indissolubilmente a una donna e a una madre: Maria, Madre di Dio. 

Nell’Humanae Vitae del 1969 si spenderà per difendere, tra l’altro, la donna e la sua sessualità, sempre esposta ad aggressioni e a negazioni, soprattutto nel delicato periodo della gravidanza e poi della maternità.

Mater quindi si aprirà idealmente il 3 maggio 2023, alle 20.30, presso la bellissima Chiesa di Santa Maria del Carmine, con Volti della maternità, una lettura attorale con Laura Del Buono e  Luciano Bertoli, accompagnati dalla musica del violoncellista, il M.° Federico Bianchetti.

L’evento, ad entrata libera, sarà anche di raccolta Fondi per Progetto Gemma, l’adozione prenatale a distanza ravvicinata, di una mamma e del suo bambino, per 6 mesi prima della nascita e fino all’anno del bambino.

I volti della maternità sono molteplici. Li troviamo interpretati da donne del quotidiano e da varie sante nel bresciano, che sono state capaci di aprirsi alla gestazione della vita e dell’umano, alla “maternità”, fisica e/o spirituale, alla cura.

E questi volti potranno essere conosciuti anche attraverso le due mostre che seguiranno la lettura attorale

Significa riaprire un dialogo tra cultura e vita: è possibile testimoniare l’alleanza della donna con la vita e la cultura.

La cultura può farsi carne di uomo e di donna che genera vita, speranza, futuro.

È possibile vedere l’intero programma sul sito di Federvita Lombardia: https://www.federvitalombardia.it/progetto-mater.php 

Qui di seguito indichiamo in sintesi gli altri appuntamenti di MATER. Donne e maternità fra cura e cultura

Maternità, che capolavoro! 5-21 maggio, Museo Diocesano-Brescia (Entrata libera).

Curatrice: Maria Pia Sacchi, Vicepresidente FederVita Lombardia-APS, 

Mostra di arte e iconografia contemporanea provenienti: dalla Collezione di Arte Contemporanea dell’Istituto Paolo VI di Concesio, da Paola e Davide La Fede, iconografi e già docenti presso l’Accademia S. Giulia di Brescia, dall’artista Gianni Turin. 

Inaugurazione: 5 maggio 2022 ore 16

Introduce Elisabetta Pittino, presidente FederVita Lombardia. Intervengono: Maria Pia Sacchi Mussini (curatrice della mostra), don Raffaele Maiolini (Vicario Episcopale per la Cultura della Diocesi di Brescia), Paolo Sacchini (Direttore Istituto Paolo VI), Mauro Salvatore (Direttore Museo Diocesano), Sandro Gazzola (Docente di Storia dell’Arte, Critico e Storico dell’Arte)

Sabato 13 maggio

Ore 16.00 Una donna vestita di sole. Concepimento, gravidanza e maternità nell’iconografia, Paola e Davide La Fede, iconografi e missionari.

Ore16.30 Parole di Vita, don Carlo Tartari, Vicario Episcopale per la Pastorale e i Laici, 

A seguire visita alla mostra guidata dai coniugi La Fede. 

Mostra documentale sulla maternità spirituale –Sante Madri e madri sante, 11-21 maggio, Archivio Storico Diocesano di Brescia 

Inaugurazione: giovedì 11 maggio 2023 ore 17 con visita guidata a cura degli studenti di III e IV del Liceo Arici.

Per Informazioni: mater.curacultura@gmail.com

In collaborazione con: Rete CAV-MPV provincia di Brescia, Libreria Paoline-Brescia, Associazione Famiglie Numerose, Associazione Family Day, Parrocchia di San Faustino, Parrocchia di San Gottardo, Ufficio Scolastico Territoriale-UST di Brescia.

Con il patrocinio di: Università Cattolica S.C.- sede di Brescia., Il Pellicano APS

Sponsor: Gi.Vi., Regesta, Fraternità Sistemi, Pasticceria Bicelli, Officina dei Podcast, BBCC Brescia

Per Informazioni: mater.curacultura@gmail.com




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