BRICIOLE DI VANGELO

5 Giugno 2023

L’amore abbatte i muri

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12,1-12)
In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]:
«Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.

Il commento

“Un uomo piantò una vigna” (12,1). L’incontro con la delegazione inviata dalle autorità religiose ha mostrato chiaramente che non ci sono più spazi per un dialogo (11, 27-33). Gesù non risponde alle domande ma consegna loro una parabola che si presenta come un duro atto di accusa ma che, al tempo stesso, offre ai suoi interlocutori un nuovo motivo di riflessione e una nuova opportunità di conversione. Nella letteratura profetica e sapienziale la vigna è l’immagine di Israele (Is 5, Sal 79/80…). Lo sanno bene i suoi eruditi ascoltatori. Questa parabola descrive il conflitto che oppone Dio al suo popolo, la vicenda di Gesù è solo il sigillo di una storia secolare costantemente segnata dall’infedeltà. Il Nazareno conosce le intenzioni dei suoi accaniti oppositori, sa bene di essere considerato un rabbì non ortodosso ma non indietreggia, anzi annuncia la conclusione drammatica della sua vita: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!” (12,7). Nel solco degli antichi profeti la parabola intreccia la denuncia con la promessa e difatti termina con una parola di speranza: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo” (12,10). Una parola antica, tratta dal libro dei Salmi (Sal 117,22), che apre orizzonti nuovi. Nel momento in cui gli altri preparano la sua condanna, Lui continua tenacemente ad annunziare che l’amore di Dio abbatte i muri costruiti dall’uomo.

Il persistente rifiuto delle autorità manifesta la loro durezza di cuore ma non impedisce a Dio di continuare la sua storia di salvezza. La vigna sarà affidata ad altri. Dio non si stanca di amare e di cercare nuovi collaboratori per scrivere altre e luminose pagine. Lungo i secoli il Vangelo ha incontrato le più dure opposizioni, le persecuzioni hanno sempre accompagnato la testimonianza dei cristiani. E tuttavia la Parola di Dio continua a illuminare il cammino dei popoli. Oggi chiediamo la grazia di non diventare un ostacolo ma di essere buoni e fedeli testimoni dell’amore che Dio vuole riversare su tutti.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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